Sale al 17% la percentuale degli italiani che vorrebbe uscire dall’Ue. Tra le maggiori preoccupazioni, lavoro ed economia
ROMA – Italiani sempre piu’ euroscettici, non solo: il 17% vorrebbe addirittura uscire dall’Unione. E’ quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall’agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.
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Gli euroscettici sono il 47,9% mentre gli europeisti sono il 26,4. Tra chi vota centrodestra l’Europa non va di moda: il 62% degli elettori di Fi e di Fdi si dicono euroscettici; mentre tra i leghisti la percentuale di elettori che vorrebbe lasciare l’Unione vola 34,5% (sono 5 su 100 gli europeisti che votano Salvini).
I piu’ europeisti di tutti votano Pd (62,9%); mentre il Movimento cinque stelle assomiglia piu’ alla destra: il 50% degli elettori si dice euroscettico; il 24,5% tifa per Bruxelles; il 16,2 vorrebbe uscirne.
Al Sud e nelle isole la maggior concentrazione di chi sogna l’addio alla Ue. Nel Meridione sono il 18,9%; nelle isole il 18,2.
ITALIANI NON AMANO POPULISTI-SOVRANISTI
Seppur euroscettici, gli italiani non amano populisti e sovranisti. Dovendo scegliere da che parte stare, oggi gli elettori si schiererebbero per il 37,1% con le forze europeiste; il 32,8 con i sovranisti. E’ quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall’agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.
Negli ultimi mesi, in coincidenza con lo scoppio della pandemia da coronavirus, la forchetta tra i due schieramenti si e’ ampliata. A febbraio, infatti, la differenza era esigua: gli europeisti erano al 36,4 mentre i sovranisti al 34,9.
Cresce pero’ la percentuale di indecisi: dal 28,7 al 30,1% di oggi.