Tg Ambiente, edizione del 2 marzo 2021

TRANSIZIONE ECOLOGICA, NASCONO IL MITE E IL MIMS

Con il via libera da parte del Consiglio dei ministri di venerdì scorso al decreto Ministeri è nato ufficialmente il ministero della Transizione ecologica – in sigla MITE – che sostituisce il ministero dell’Ambiente ampliandone le competenze. Inoltre, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti diventa ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili – in sigla MIMS – secondo la nuova denominazione decisa dal governo. Saranno entrambi snodi chiave nello sforzo “poliedrico”, come lo ha definito Mario Draghi, per una transizione verso la sostenibilità dell’Italia. “Una sfida imponente” dal punto di vista ambientale e sociale, dice il titolare del MITE Roberto Cingolani, “abbiamo davanti a noi poco tempo per vincerla, ce lo dicono i dati scientifici sui cambiamenti climatici”, sottolinea. Per quanto riguarda il MIMS il cambio di nome “corrisponde a una visione di sviluppo che ci allinea alle attuali politiche europee e ai principi del Next Generation Eu”, spiega il titolare Enrico Giovannini. “L’obiettivo è promuovere una forte ripresa economica del Paese che sia sostenibile anche sul piano sociale e ambientale”.

ARRIVANO I BTP GREEN, PER ITALIA PIÙ SOSTENIBILE

L’Italia entra nel mercato del debito sovrano collegato alla finanza sostenibile con i nuovi BTP Green, dando un ulteriore impulso alla strategia per conseguire la neutralità climatica entro il 2050 e raggiungere gli obiettivi dello European Green Deal. Con l’emissione di titoli di Stato Green, l’Italia finanzierà le spese statali destinate a contribuire alla realizzazione degli obiettivi ambientali della Tassonomia europea delle attività sostenibili: Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici; Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e dell’ambiente marino; Transizione a un’economia circolare; Prevenzione e controllo dell’inquinamento; Protezione, miglioramento e ripristino della biodiversita, degli ecosistemi e dei servizi ambientali. Le spese devono rientrare tra Settori Green definiti: Fonti rinnovabili elettriche e termiche; Efficienza energetica; Trasporti; Prevenzione e controllo dell’inquinamento e economia circolare; Tutela dell’ambiente e della diversità biologica; Ricerca. Sono escluse le spese relative a estrazione, lavorazione e trasporto di combustibili fossili, alla fissione nucleare,

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