Scuola, Azzolina conferma riapertura il 7 gennaio: Veneto e Friuli si ribellano

ROMA – La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina conferma la volonta’ del governo di riaprire le scuole il 7 gennaio, ma Veneto e Friuli Venezia Giulia si ribellano e annunciano la proroga della didattica a distanza fino al 31 gennaio.

“Avremmo voluto riaprire a dicembre, ma abbiamo rimandato su richiesta delle Regioni”, spiega la ministra Azzolina in un’intervista al Fatto Quotidiano di questa mattina. “Abbiamo collaborato: ora e’ arrivato il tempo di tornare in classe. La scuola e’ un servizio pubblico essenziale, non si puo’ continuare a sacrificare i ragazzi ne’ pensare che la didattica a distanza possa sostituire quella in presenza”. Per la ministra “il settore scolastico ha gia’ “fatto la sua parte”.

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A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, pero’, molte regioni stanno avanzando dubbi sulle condizioni di sicurezza, ma Azzolina ricorda gli impegni presi dai presidenti di regione il 23 dicembre, “impegni nero su bianco, a partire dal potenziamento del tracciamento nelle scuole. Se si prende un impegno di fronte all’intero governo, mi aspetto che poi sia rispettato”.

Niente “balletto delle date”, dunque. “Ogni volta che sta per arrivare la scadenza stabilita, c’e’ qualcuno che lancia la palla piu’ lontano, senza ragionevoli motivazioni“, aggiunge Azzolina. Sul fronte dati, il ministero sostiene di averli raccolti “anche se non era nostro dovere- dice Azzolina- hanno sopperito alle mancanze delle Asl che erano in affanno. Poi, come e’ giusto, li abbiamo dati all’Istituto superiore di sanita’”.

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E sul piano vaccinale la ministra conferma la programmazione del governo: “salvare vite e’ prioritario. Poi si passera’ al personale scolastico“. Infine, sulla crisi governativa, Azzolina commenta: “In questo momento ai cittadini serve certezza e la minaccia di una crisi non fa bene a nessuno. Al ministero c’e’ una serie di incombenze, attuali e per il prossimo anno. Non possono essere sospese o rimandate”.

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