AGI – È stato identificato l’autore del più grande attacco cyber-finanziario mai compiuto in Italia, nonché uno dei più grandi mai messi a segno nel mondo nel settore delle cryptovalute. La polizia postale ha individuato in un fiorentino di 34 anni il responsabile di un “buco” di 120 milioni di euro sulla piattaforma informatica hackerata “Bitgrail” con cui sono stati truffati oltre 230 mila risparmiatori. L’uomo è accusato di frode informatica, auto-riciclaggio e bancarotta fraudolenta.
Gli investigatori della Polizia Postale di Firenze e della Sezione financial cybercrime del Servizio centrale della Polizia Postale in Roma, della Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Firenze, gli hanno notificato la misura cautelare del divieto di esercitare attività d’impresa e di ricoprire uffici direttivi di imprese.
Il provvedimento emesso dal gip di Firenze, Gianluca Mancuso, riguarda l’amministratore unico di una società italiana che gestisce una piattaforma di scambio di cryptovalute.
Per la prima volta in Italia e in Europa sono state documentate frodi a danno di investitori compiute integralmente su piattaforme informatiche e con l’impiego di monete virtuali.
L’attività si inquadra in una più a