Il preside del ‘Maxwell’ di Milano: “La didattica a distanza è incerta e ingiusta con i docenti”

di Martina Mazzeo

MILANO – Dad sì o Dad no per le superiori della Lombardia? Da che sembrava certo, con l’ultima ordinanza Fontana che di fatto ne impone il ripristino da lunedì prossimo, 26 ottobre, a che i sindaci dei capoluoghi si sono ribellati e il governatore ha detto di voler “prendere tempo”, la cifra della situazione, sul fronte della scuola, è ancora una volta incertezza. Ma il tempo passa, lunedì si avvicina e passi indietro dal Pirellone non se ne intravedono. “Tutta questa indeterminatezza per le scuole è una pessima notizia. Significa incapacità di decidere oggi cosa succederà lunedì”. A parlare con la ‘Dire’ è Franco Tornaghi, dirigente scolastico dell’istituto superiore Maxwell di Milano. Un bacino di utenza da 1.500 persone provenienti da varie parti della città metropolitana, essendo il ‘Maxwell’ uno dei pochi istituti con indirizzo aeronautico. Oltreché che meccanico-elettronico, liceo delle scienze applicate e, dal 2000, anche professionale, dopo l’affiliazione del ‘Settembrini’. Indirizzi tra i più frequentati e con tanta didattica laboratoriale. 

“Sono assediato. Laboratori sì o no? In presenza o a distanza? Devo prendere decisioni per lunedì e non ho gli elementi per decidere. Siamo nell’impossibilità di programmare”. Però bisogna farlo, immaginando almeno due possibili scenari: “Io ho dato due ordini paralleli. Il primo è di riorganizzare la didattica per permettere ai soli laboratori di funzionare in presenza. Ciò vuol dire assenti tutti la prossima settimana per poter ripartire con nuovo orario la settimana successiva. Il secondo invece asseconda quella che sembra essere l’intenzione del nostro Usr: tutti i docenti sono obbligati a venire a scuola a fare lezione da qui. Quindi sostanzialmente non cambia niente tranne l’assenza degli studenti. Così pare sia emerso ieri da una riunione coi sindacati. Hanno promesso una circolare esplicativa che non è ancora arrivata”.

Circolare che se arriverà, prosegue Franco Tornaghi, dirigente scolastico dell’istituto superiore Maxwell di Milano, lo costringerà a “prenderne atto ma a me sembra un assurdo, dal punto di vista della salute dei lavoratori. Un docente di laboratorio deve essere presente.

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