I medici: “Il tampone è sicuro, una bufala che faccia male”

ROMA – Covid-19, dopo i no-mask arrivano i ‘no-swab’: da diverse settimane sui social network si sta infatti diffondendo la notizia che il tampone nasale per Covid-19 danneggerebbe la barriera ematoencefalica del cervello, portando a infezioni cerebrali. Ma c’è un fondamento scientifico per questo timore? A rassicurare genitori e pazienti apprensivi arriva la nuova scheda di Dottoremaeveroche, il sito ‘anti – fake news’ messo in campo dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo).

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“Diciamo subito- spiega la Fnomceo- che diversi medici hanno smentito la notizia, rassicurando che il tampone è completamente sicuro e che non riesce a raggiungere la barriera ematoencefalica premettono i dottori antibufale. Innanzitutto, per poterlo capire, occorre spiegare cosa sia e come funzioni la barriera ematoencefalica. Il cervello ha molti livelli di protezione. Il primo è ovviamente il cranio, le ossa della testa dentro cui si trova il cervello. Tra il cranio e il cervello sono presenti una membrana protettiva e un fluido. La barriera ematoencefalica, che si trova all’interno di queste protezioni, è uno strato di cellule presente nei vasi sanguigni che circondano il cervello. Il suo compito è impedire alle molecole che circolano nel sangue di arrivare nel cervello, lasciando però passare l’ossigeno. Per questo, per poterla raggiungere, il bastoncino del tampone inserito nel naso dovrebbe riuscire ad attraversare più strati di tessuto e perforare ossa e vasi sanguigni”.

“Per diagnosticare una malattia infettiva- tra cui Covid-19 – l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda il test molecolare, comunemente chiamato tampone– spiegano- Questo test serve a identificare la presenza o meno del materiale genetico del virus nel nostro corpo. Il test viene fatto sul materiale biologico prelevato con un bastoncino lungo, simile a un cotton fioc, dalle mucose del naso e della gola. Se nel campione prelevato fosse presente il materiale genetico del virus, il test risulterebbe positivo; in caso contrario, sarebbe negativo. Per prelevare questo materiale biologico, il tampone mira alla rinofaringe, la parte superiore della gola posteriore al naso. Per raggiungerla, è necessario far avanzare il tampone nelle fosse nasali perpendicolarmente al volto del paziente per una lunghezza media da 8 a 12 cm fino a quando non si incontra una resistenza,

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