Seguiva le ragazze in bici con la sua auto, poi le molestava. Arrestato “l’autista”

PARMA – Tentata violenza privata, atti osceni in luogo pubblico e corruzione di minorenne. Sono le accuse a carico di un 29enne, arrestato ieri a Parma dalla Polizia su mandato della Procura. Le indagini nei confronti dell’uomo sono partite lo scorso luglio, quando gli agenti della squadra Mobile della Questura hanno raccolto la denuncia di una giovane ragazza, che ha riferito di essere stata affiancata, mentre in bicicletta stava percorrendo una strada della prima periferia della città, da un’autovettura a velocità molto bassa, poi fermatasi poche decine di metri più avanti. Sopraggiunta nei pressi della macchina, la ragazza si era accorta che il conducente era sceso dal veicolo e, con le parti intime fuori dal pantalone, la guardava insistentemente. A questo punto la giovane aveva proseguito velocemente sulla sua strada, ma era stata di nuovo sorpassata dal veicolo che aveva cercato di impedirle il passaggio. Tornata ancora indietro e continuando ad essere inseguita la ragazza aveva quindi abbandonato la bici e attirato urlando l’attenzione di alcuni passanti, mettendo così in fuga l’inseguitore.

Nella concitazione la giovane non aveva fatto caso alla targa dell’auto, ma ha fornito ai poliziotti una descrizione del molestatore. Ma non è tutto. Pochi giorni dopo una seconda ragazza si era presentata in Questura per denunciare un episodio molto simile, avvenuto a giugno. Dunque il caso della ragazza che si era trovata davanti il guidatore nudo non era isolato. Mentre a piedi andava da un’amica, la seconda ragazza che ha sporto denuncia era stata affiancata da un’autovettura che dopo pochi metri aveva fatto inversione cercando di bloccarla. La giovane, però, aveva avuto il tempo di allontanarsi e di nascondersi fino a quando l’auto non si era allontanata.

Un mese dopo si era di nuovo imbattuta nell’odierno arrestato, che sempre a bordo dell’auto, l’aveva affiancata mentre si trovava in bicicletta. A salvare la ragazza, che questa volta ha memorizzato il numero di targa, sono state le auto in fila dietro il suo inseguitore che strombazzavano col clacson. La seconda ragazza che ha sporto denuncia ha poi riferito quanto accaduto ad un’amica,

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