Il pg ‘Dai Ciontoli solo bugie e reticenze” Per l’omicidio Vannini chiesti 14 anni 

AGI – Con la richiesta di condanna a 14 anni di reclusione per tutti i componenti della famiglia Ciontoli si avvia a conclusione il processo d’appello-bis sulla morte di Marco Vannini, il 20enne raggiunto da un colpo di pistola nella casa della sua fidanzata, Martina, a Ladispoli la notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015. 

Un caso giudiziario che ha suscitato polemiche e discussioni e che, salvo slittamenti, prevede gli interventi della difesa degli imputati il 23 settembre e la sentenza il 30 settembre. Il sostituto procuratore generale Vincenzo Saveriano ha chiesto oggi alla corte d’assise d’appello di riconoscere la tesi dell’omicidio volontario con dolo eventuale (smontata nel giudizio di secondo grado, con la riqualificazione del fatto come omicidio colposo) attribuendo il reato più grave non solo al sottufficiale della Marina Militare Antonio Ciontoli (autore dello sparo) ma anche al resto della famiglia, dalla moglie Maria Pezzillo ai due figli, Federico e Martina, in linea con le indicazioni della Cassazione che aveva annullato la sentenza d’appello. 

Le carte del processo raccontano che alle 23 del 17 ma

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