VIDEO | Severi (Sapienza): “Allergie non fanno ingrassare, intolleranze provocano ritenzione”

ROMA – Quando si parla di allergie e intolleranze alimentari spesso c’e’ molta confusione. Alcune persone scambiano le due manifestazioni e usano i due termini come sinonimi. Non e’ cosi’. Le allergie sono fenomeni immunologici legati alla produzione di anticorpi, le immunoglobuline, sono quindi reazioni immediate del sistema immunitario. Le intolleranze sono fenomeni non immunologici che provocano una reazione anomala dell’organismo. Per capire meglio come stanno le cose, quali sono i sintomi a cui prestare attenzione e se queste manifestazioni facciano ingrassare o meno, l’agenzia di stampa Dire ha intervistato la professoressa Carola Severi, Gastroenterologa del Policlinico Umberto I e docente di gastroenterologia e metodologia medica scientifica presso l’Universita’ Sapienza di Roma.

– Allergie e intolleranze alimentari, quali sono le differenze e i sintomi a cui prestare attenzione?

“Le allergie e le intolleranze alimentari sono due entita’ cliniche completamente diverse. La patofisiologia dei disturbi e’ diversa perche’ l’allergia provoca una risposta immunitaria mentre le intolleranze no. Le allergie sono delle vere e proprie malattie che possono essere mediate tramite l’attivazione delle immonuglobuline E, oppure possono essere delle manifestazioni cellule mediate, tanto per fare un esempio la celiachia. Abbiamo altre allergie poi che non sono Ige mediate come l’esofagite una entita’ patologica la cui diagnosi sta crescendo ultimamente. Le intolleranze invece corrispondono piuttosto ad una ‘tossicita’ sistemica‘ verso alcuni componenti degli alimenti. Dal punto di vista sintomatologico l’allergia puo’ provocare: prurito, mal di gola, vomito, diarrea fino ad arrivare ad una anafilassi ossia una emergenza medica che richiede un intervento vero e proprio. Il paziente con intolleranze invece lamenta una sintomatologia piu’ varia come: cefalea, fibromialgia, astenia, mente un po’ offuscata, rush cutanei e avvertire stati ansiosi-depressivi. Dunque i sintomi sono piu’ complessi ma anche piu’ sfumati”.

– Quali sono i test a cui sottoporsi per capire se il soggetto e’ allergico o intollerante? E una volta diagnosticato il problema quali sono le cure a disposizione?

“L’accuratezza dei test diagnostici che abbiamo a disposizione e’ scarsa. Possiamo parlare di test veri e propri solo per le allergie ma dal punto di vista basata sulle evidenze gli unici accettati sono misurazioni delle Ige specifiche per gli alimenti, il test di ‘provocazione orale’ e il prick test cutaneo ma non sono accurati dal punto diagnostico.

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