Conte: “Proroga dello stato d’emergenza fino a ottobre”

ALLE OPPOSIZIONI: FIDUCIOSO IN CONVERGENTE VALUTAZIONE POSITIVA

Mi rivolgo alle forze di maggioranza ma anche di opposizione, perche’ su questi temi non si deve ragionare su schieramenti precostituiti o logiche precostituite”, dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa al Senato sullo stato di emergenza. “Resto fiducioso che possa maturare in quest’Aula con consapevolezza e piena assunzione di responsabilita’ una convergente valutazione positiva su questo decisivo passaggio da cui discendono rilevanti conseguenze per l’intera comunita’ nazionale”, aggiunge Conte.

“L’esigenza della proroga dello stato di emergenza si verifica quesi sempre, lo confermano molteplici precedenti. Dal 2014 ad oggi sono state adottate 154 dichiarazioni di stato di emergenza e ben 84 delibere di proroga“, spiega il presidente del Consiglio.

“E’ doveroso condividere con il Parlamento questa decisione. Abbiamo concluso poche ora fa il Cdm ed esaminato il tema valutando nei dettagli le relative implicazioni”.

PROROGA STATO EMERGENZA PREVISTA DA LEGGE

“La proroga e’ una facolta’ espressamente prevista dalla legge e attivabile ogni qual volta, anche a distanza di tempo dall’evento, si rende necessaria”, sottolinea Conte, in aula al Senato.

Se non si prorogasse lo stato di emergenza “verrebbe a cessare delle proprie funzioni anche il comitato tecnico scientifico che ha svolto un ruolo importante in questi mesi”.

“La mancata proroga dello stato di emergenza finirebbe per far cessare l’operativita’ del commissario il cui lavoro si sta rivelando fondamentale”. Lo ricorda il premier Giuseppe Conte riferendo in aula al Senato sulla proroga di stato d’emergenza. Conte ricorda che “soprattutto in questa fase la struttura commissariale sta procedendo all’acquisizione e distribuzione delle apparecchiature e i dispositivi di protezione individuale e ogni altro bene strumentale, compresi gli arredi utili a garantire per settembre l’ordinato avvio dell’anno scolastico a piu’ di 10 milioni di persone tra studenti, insegnanti e personale amministrativo che dovranno rientrare nelle scuole nella massima sicurezza. Ed e’ obiettivo da tutti riconosciuto prioritario che richiede uno sforzo molto elevato, anche collettivo. E’ una grande sfida per il Paese“.

“Il Comitato tecnico scientifico (Cts),

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