ROMA – “L’acqua porta igiene, che significa salute e sviluppo per le popolazioni. Garantire il corretto funzionamento della rete idrica e delle fognature non è questione di lusso, ma di diritti, in un luogo dove il colera è endemico”. Ne è convinto Massimo Tomaselli, referente di Acra in Mozambico, ong che porta avanti il progetto Sub-Urb – Supporto allo sviluppo sostenibile e inclusivo delle aree suburbane di Maputo. Un piano articolato che, assicura il cooperante, si fonda su un’idea semplice: “Mettere in grado il Comune di lavorare al meglio con i mezzi che ha”.
FORMAZIONE, FORNITURE, MONITORAGGIO E PARTECIPAZIONE
Tomaselli sottolinea: “Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea e dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), attraverso Sub-Urb abbiamo migliorato i sistemi idrici, la gestione dei rifiuti e delle acque reflue di alcuni quartieri della capitale mozambicana, attraverso il monitoraggio dell’erogazione di questi servizi da parte delle istituzioni”. Si parte da formazione e aggiornamento per il personale, per passare alla fornitura di equipaggiamenti, come i camion per la raccolta dell’immondizia.
Previsti anche incontri con le istituzioni per fornire pareri e suggerimenti utili alla collettività, sottolinea Tomaselli: “Abbiamo pianificato ad esempio la costruzione di latrine comunitarie in aree abitative informali, dove le famiglie non dispongono di bagni privati, oppure di depuratori, necessari nei pressi delle fabbriche che sversano acqua nei fiumi o nei terreni che poi i contadini usano per le coltivazioni”. L’iniziativa, secondo il responsabile di Acra, “ha avuto un impatto diretto su almeno 200.000 persone”.
Numeri importanti per un Paese che risulta agli ultimi posti nelle statistiche di sviluppo globali. “Qui le epidemie di colera sono periodiche e ora si è aggiunta la pandemia di Covid-19” avverte il responsabile. “Ufficialmente ha determinato 1.500 contagi ma report non ufficiali diffusi da alcuni medici indicano dati che potrebbero essere decine di volte superiori”.
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Un problema grave, dal momento che il sistema sanitario è fragile. Ma a questo deficit il responsabile assicura che si può rispondere garantendo l’igiene pubblica,