ROMA – Il bottino di 209 miliardi che il Governo ha strappato a forza all’Europa adesso fa gola a tutti. Solo Capitan Salvini, leader della Lega, prosegue nel suo attacco a testa bassa contro il premier Conte. E parte sempre dalla disgrazia quotidiana, una strategia che sta creando malumore anche tra i suoi: «Ogni volta che interviene è un malaugurio, catastrofi in arrivo per l’Italia a ottobre, invasione degli immigrati, chiusura di milioni di imprese… pensa di poter governare sulle macerie del Paese». Come dice il grande Lec: «È triste quando l’esistenza che ti è più cara è l’esistenza del problema».
Ma il tema del giorno sono le manovre dei partiti che, al momento in ordine sparso, ma presto convergenti, puntano ad imbrigliare il presidente del Consiglio, a confinarlo in un bel recinto di priorità per il Paese. Perché tocca al Parlamento dare l’indirizzo al Governo su come, dove e per che cosa devono essere spesi i soldi.
Sarà una bella gara, piena di sorprese e colpi bassi. E mugugni: ai Dem, in particolare, non è andato giù l’intervento di Conte in Parlamento, «dove ha ringraziato il solo ministro Amendola e non il nostro Commissario Gentiloni e Sassoli, presidente del Parlamento europeo, che hanno svolto un ruolo importante per arrivare alla soluzione positiva».
Per questo è partita la richiesta di istituire una bella Commissione Bicamerale, con dentro tutti – magari con un presidente di Forza Italia per la gioia degli alleati Salvini e Meloni- per decidere «quale Italia vogliamo e bisognerà costruire da qui ai prossimi 20 anni», come ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico (M5S).
Non solo, ci si aspettano frizioni anche dentro lo stesso Governo e tra questo e le rappresentanze importanti. Quanti ministri saranno coinvolti? Di Maio, agli Esteri, che farà? E Banca Italia, Confindustria, Sindacati, saranno della partita o semplici spettatori? Sarà una calda estate, non solo per il clima, con Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che ha proposto di portare «un business plan ad agosto in aula».