Diabete, dalla Commissione Europea l’approvazione per i nuovi farmaci. Rilevante il ruolo dell’Italia nello studio Credence

Dopo l’EMA l’Agenzia Europea per i Medicinali, anche la Commissione ha approvato l’estensione di indicazione per Invokana (Canagliflozin): un risultato ottenuto grazie alle evidenze scientifiche emerse nello Studio Credence

BUONE NOTIZIE PER I PAZIENTI DIABETICI DELL’UNIONE EUROPEA – Dopo il CHMP – Committee for Medicinal Products for Human Use dell’EMA – Agenzia Europea per i Medicinali, che a maggio scorso ha dato parere positivo per aggiornare le indicazioni di Invokana (Canagliflozin), un altro importante passo viene compiuto a livello comunitario: la Commissione Europea ha approvato l’estensione dell’indicazione di questo farmaco. Un risultato ottenuto grazie alle evidenze scientifiche emerse nello Studio Credence – Canagliflozin and Renal Endpoints in Diabetes with Established Nephropathy Clinical Evaluation.

Canagliflozin è ora l’unico inibitore del co-trasportatore di sodio glucosio 2 (SGLT2i) approvato in Europa con un’indicazione estesa per il trattamento della malattia renale diabetica (DKD) nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2DM), che affligge circa 300mila persone in Europa. Per la prima volta, ora è possibile questo trattamento e determinate categorie di pazienti possono utilizzarlo fino alla dialisi o al trapianto renale.

“Siamo molto soddisfatti di questa estensione di indicazione concessa dalla Commissione Europea – ha affermato il dott. Vinicius Gomes de Lima, European Medical Affairs Lead, Mundipharma – Questo risultato implica che i pazienti con T2DM e complicanze renali ora abbiano una nuova opzione di trattamento per ridurre il rischio di sviluppare insufficienza renale, diminuendo potenzialmente la necessità di dialisi o trapianto renale. L’Agenzia europea per i medicinali ha rafforzato la gestione della malattia renale diabetica come obiettivo terapeutico chiave del diabete di tipo 2: diventa quindi fondamentale che i medici dispongano di trattamenti efficaci per aiutare a fermare la progressione di questa complicanza potenzialmente letale”.

“Canagliflozin è la prima svolta medica degli ultimi 20 anni che ha dimostrato di rallentare la progressione della malattia renale cronica in pazienti con diabete ad alto rischio di sviluppare insufficienza renale – ha commentato il Prof. Vlado Perkovic, Study Author e Professorial Fellow al George Institute,

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