ROMA – Cinque consigli per un’estate sostenibile in tempi di Covid-19. Ambiente Mare Italia (Ami) festeggia il suo secondo compleanno all’insegna della sensibilizzazione e rinnova il suo invito alla responsabilita’ verso l’ambiente, oggi messo ancora piu’ a rischio dall’aumentata produzione di rifiuti causata dalla pandemia.
“Siamo alla vigilia di un’estate molto importante e reduci da un periodo di lockdown per noi tutti molto doloroso e impegnativo- dichiara all’Agenzia di stampa Dire il presidente dell’associazione, Alessandro Botti- Ambiente Mare Italia vuole dare a tutti voi cinque consigli per vivere meglio la nostra estate nelle spiagge, in maniera piu’ consapevole e vicina alla natura”.
CONSUMO CONSAPEVOLE – Il primo consiglio di Ami “e’ quello di un consumo consapevole. In estate beviamo di piu’, ci piace consumare gli aperitivi e stare in amicizia- sottolinea Botti- Facciamolo evitando il piu’ possibile il Pet, la plastica, cercando di consumare bottiglie di vetro“.
Lo stop al Pet e’ al centro delle attivita’ dell’associazione fin dalla sua nascita grazie alla campagna nazionale ‘LiberAmi dalla plastica’, una mappatura geolocalizzata in continuo aggiornamento delle iniziative plastic free di comuni, aziende, scuole ed enti.
“In un Paese come l’Italia, secondo produttore di bottiglie in Pet, ben 11 miliardi di unita’, il problema della plastica e’ prioritario e va affrontato con molta serieta’– sottolinea il presidente di Ami- Non solo rimuovendo la plastica da greti di fiumi, spiagge o parchi cittadini, come fa Ambiente Mare Italia, ma anche andando nelle scuole a spiegare ai ragazzi quanto siano importanti i loro consumi, come abbiamo fatto in questi due anni con la Guardia Costiera nazionale e con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea”.
NO ALL’ABBANDONO DI MASCHERINE E GUANTI NELL’AMBIENTE – Fondamentale per Ambiente Mare Italia, poi, e’ “non disperdere i dispositivi di protezione individuale, che stiamo usando consapevolmente e responsabilmente, lungo le spiagge o, peggio ancora, nel mare”.
Secondo una recente valutazione di Ispra, infatti, in Italia la produzione giornaliera di rifiuti da mascherine e’ pari a 410 tonnellate,