Maria Fida Moro con gli ex M5s Cunial e Barillari: ‘R2020’ nasce senza mascherina

ROMA – “Rinascita, ribellione, resistenza. Moltiplicheremo i fuochi di resistenza così che vi sia impossibile reprimerci tutti”. Nell’ampio piazzale della Città dell’Altra Economia a Roma e’ nato R2020, il “contenitore democratico, aperto e inclusivo che riunisce tutti coloro che lottano per riaffermare i propri diritti di libertà e autodeterminazione”, costruito da alcuni fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle. A partire dalla deputata Sara Cunial, No Vax fermata e multata in pieno lockdown dalla Polizia locale mentre andava al mare in macchina, e da Davide Barillari, consigliere regionale, pure lui antivaccinista ed espulso di recente dal Movimento per avere messo in rete un sito internet denominato SaluteregioneLazio, molto simile a quello istituzionale SaluteLazio.  Ad impreziosire il battesimo, la presenza di Maria Fida Moro, figlia dell’ex presidente della Democrazia Cristiana assassinato nel 1978 dalle Brigate Rosse dopo un rapimento durato 55 giorni: “Faccio parte dell’associazione del dottor Pasquale Aiese, che è anche il mio medico curante. Lui mi ha chiesto l’altro ieri di venire ed eccomi qua”. Rigorosamente senza mascherina, come tutte le circa 300 persone (salvo qualche rarissima eccezione) che hanno partecipato all’evento e la cui unica protezione e’ stata quella nei confronti del sole. Ma la sistemazione delle sedie sotto i gazebo non ha tenuto in minima considerazione la distanza minima di almeno un metro. Nessuno controlla, le forze dell’ordine sono quasi tutte fuori, mentre fuori dall’adiacente locale di ristorazione fanno bella mostra di se’ cartelli dove si invita all’uso delle mascherine e al distanziamento. “Siamo tutti congiunti, un unico pensiero in un unico fine”, ha commentato sorridente Sara Cunial, espulsa nel 2019 dal Movimento per avere condiviso contenuti No Vax.

“Il M5S ha perso i suoi valori fondanti, come quello di evitare la delega e invece i parlamentari si sono appropriati di questo concetto trasformandosi in semplici ‘pigia bottoni’ delegando al capogruppo le loro decisioni e libertà- ha spiegato all’agenzia Dire- Si riparte da zero, con un nuovo concetto di fare politica ed essere società per riprogrammare azioni locali da mettere in atto sul territorio immediatamente per cambiare il nostro presente e il nostro futuro”.

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