Rifiuti a Roma, Giampaoletti: “Pronti a ricapitalizzare Ama, ma serve piano aziendale”

ROMA – Roma Capitale e’ pronta a ricapitalizzare Ama. Il direttore generale del campidoglio, Franco Giampaoletti, aprendo a questa possibilita’, nel corso di una seduta della commissione capitolina Trasparenza, ha lasciato intendere che il capitale sociale dell’azienda (attualmente stimato in circa 182 milioni di euro) potrebbe finire sotto il limite di legge di 50mila euro (condizione per la ricapitalizzazione), e quindi con il patrimonio azzerato (attualmente vale 285 milioni di euro circa), al termine della maxipartita di riconciliazione tra crediti e debiti tra municipalizzata e socio che vale 1,1 miliardi di euro e avra’ fine il 31 luglio.

“Roma Capitale ha assolutamente intenzione di sostenere Ama e lo dico come rappresentante di un tavolo il cui mandato politico, espresso con forza dalla sindaca e dall’assessore Lemmetti, e’ stato proprio quello di definire, nel caso in cui ne risulti la necessita’ sulla base dei presupposti di legge, l’obiettivo del comune di sostenere l’azienda– ha detto Giampaoletti- Sostenere l’azienda parte da presupposto che nel momento in cui venga determinata la necessita’ di introdurre nella societa’ mezzi finanziari nuovi, che sia un prestito soci, una ricapitalizzazione, un contributo in conto finanziamento o altro, questo e’ intenzione del socio farlo”.

Che si andra’ verso una ricapitalizzazione lo ha detto lo stesso Giampaoletti: “L’eventuale ricapitalizzaizone, e ci sono partite in corso di definizione, potrebbe essere risolta con una ricapitalizzazione da parte della societa’“.

Insomma, lo scenario che si prospetta all’orizzonte sembra essere quello della convocazione di un’assemblea straordinaria dopo il 31 luglio (quando Ama sapra’ quanti crediti potra’ vantare verso il Campidoglio e quanti debiti dovra’ onorare) con la deliberazione di ricapitalizzazione e successiva delibera di Giunta di ratifica.

Prima di arrivare a tutto questo pero’, entro la prima decade di agosto l’amministratore unico, Stefano Zaghis, dovra’ fare pervenire al Comune il piano previsto dalla legge Madia all’articolo 14, strumento indispensabile per consentire al socio Roma Capitale di mettere nuovamente denaro nell’azienda. “Sul piano Madia devo aspettare l’analisi finale dell’azienda, visto che abbiamo dei bilanci in movimento- ha spiegato Giampaoletti- Dal risultato finale,

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