ROMA – #ATUTTOMONDO. Questo il titolo della rassegna stampa internazionale dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, frutto del lavoro congiunto di studentesse e studenti della Facoltà di Interpretariato e Traduzione e del blog di Ateneo. In collaborazione con l’agenzia Dire, ogni martedì e venerdì verrà diffuso sulla rete nazionale delle agenzie, sul sito e social della Dire.
Il Covid sembra non volerci ancora abbandonare: se da un lato sono stati registrati nuovi focolai in alcune aree, dall’altro, anche nei Paesi in cui la minaccia sembra scampata, il virus condiziona ancora notevolmente la vita politica e dei cittadini.
Non mancano, tuttavia, notizie che esulano dalla tematica Covid e che raccontano le diverse realtà locali di entrambi gli emisferi.
EUROPA
In Spagna, in particolare in Galizia e nei Paesi Baschi, è tempo di campagna elettorale: lo scorso 18 maggio Antena 3 Noticias ha pubblicato un articolo secondo il quale Alberto Núñez Fejióo – attuale presidente del governo regionale della Galizia – e Iñigo Urkullo – lendakari (presidente del governo regionale dei Paesi Baschi) – avevano annunciato che, a causa del Covid-19, le elezioni nelle comunità autonome si sarebbero tenute il prossimo 12 luglio 2020.
Come nelle migliori campagne elettorali, i partiti schierati sul campo di battaglia non hanno perso tempo per sfoderare i loro assi nella manica e criticare i concorrenti alla corsa politica, ma il Covid-19 ha ingarbugliato la matassa: infatti, per legge, i partiti possono fare campagna elettorale solo nei 15 giorni antecedenti le elezioni. Prima che la pandemia sconvolgesse le nostre vite la data stabilita era lo scorso 5 aprile, ma era stato chiesto ai partiti di diminuire il lavoro dedicato alla corsa elettorale per ovvie ragioni. Ciononostante, l’emergenza è stata gestita principalmente da alcuni partiti (soprattutto il Partido Popular, associato a Sánchez, presidente del governo spagnolo) e, in previsione anche delle future elezioni, le altre forze politiche non hanno perso l’occasione per criticare l’operato e per suggerire altri metodi di gestione dell’emergenza.