ROMA – E’ stata confermata per altri 15 giorni la detenzione cautelare di Patrick Zaki, il ricercatore egiziano in carcere dall’8 febbraio scorso con l’accusa di sedizione tramite Facebook. A confermarlo all’agenzia Dire è Amr Abdelwahab, attivista e amico di Zaki, il quale riporta anche lo “sconforto” espresso dalla famiglia del giovane attivista, che ieri ha celebrato dietro le sbarre il 29esimo compleanno.
L’udienza si è svolta a porte chiuse, senza che né l’imputato né i suoi legali fossero ammessi in aula. Per esprimere la loro vicinanza, vari amici e sostenitori dello studente hanno registrato dei video di auguri che sono stati montati in un filmato di un minuto e mezzo, realizzato e condiviso dal gruppo su Facebook ‘Patrick Libero’. Dall’Egitto all’Italia, dove Zaki frequentava un master presso l’Università di Bologna prima dell’arresto, passando poi per Canada e Giappone, in tanti hanno mandato messaggi accompagnati da immagini delle piazze che si sono mobilitare per la sua liberazione.
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“Ieri Patrick ha compiuto 29 anni trascorrendo il suo compleanno tra i suoi nuovi amici nel carcere di Tora” si legge sul post che accompagna il messaggio. “In mezzo a tutto il dolore, quello personale e quello comune, abbiamo pensato ad un gesto per Patrick, che lo renderà felice quando sarà rilasciato e gli confermerà che non ci siamo dimenticati del suo compleanno. In tempi così difficili la cosa che ci fa andare avanti e lottare è esserci l’uno per l’altro e sostenerci a vicenda”.