ROMA – “Il livello di democrazia di un Paese si misura dal modo in cui le sue minoranze sono rappresentate, che si tratti di orientamento di genere, religioso o delle persone con background migratorio. La nostra Costituzione riconosce i diritti di queste persone, ma bisogna avviare e rafforzare un processo di inclusione non solo a livello politico, ma anche educativo, artistico, economico-finanziario, sportivo, medico”.
Ne e’ convinta Marwa Mahmoud, consigliera comunale di Reggio Emilia, una delle relatrici intervenute al panel online “‘Eletti’ con Background migratorio”, secondo appuntamento di “Protagonisti! Le nuove generazioni italiane si raccontano”, organizzato dal Coordinamento nazionale nuove generazioni italiane (Conngi).
A porre l’accento sul ruolo della scuola nei processi di inclusione e’ Basma Aissa, 30 anni, che da 27 vive in Italia.
Aissa e’ un’educatrice che si occupa di disabilita’ e disagio sociale e ora e’ anche consigliera comunale di Castelfranco Emilia: “La scuola e’ il luogo per eccellenza dello scambio” che alimenta “la cittadinanza attivita’” perche’ “e’ tra i banchi che bambini e bambine condividono quel pezzetto di cultura che portano con se’ naturalmente, e si arrichiscono”.
Secondo la consigliera emiliana e’ poi importante “non cadere nei cliche’: noi consiglieri, assessori o presidenti con background migratorio non rappresentiamo solo una comunita’, anzi- evidenzia l’educatrice- la novita’ arriva nel momento in cui rappresentiamo tutti, proponendo modelli positivi che possano contrastare e rimodellare i ruoli stereotipati, i linguaggi d’odio. Sta a noi accettare questa sfida”.
“Non e’ facile ricoprire un incarcio istituzionale: sai che devi fare ancora meglio per non deludere le aspettative” ammette Diye Ndiaye, assessora al Comune toscano di Scandicci. Ma proprio il fatto di avere radici straniere “permette di avere una visione piu’ ampia delle questioni e dei problemi e questo davvero consente di rappresentare i cittadini”.
A chiamare in causa il tema della cittadinanza e il ruolo dell’Unione europea e’ Othmane Yassine, 29enne consigliere comunale Fermignano, nelle Marche: “La cittadinanza europea passa per quella italiana quindi e’ un problema nel problema.