ROMA – Uno dei principali gruppi armati della Repubblica Centrafricana ha annunciato la propria uscita dagli accordi di pace firmati tra governo e gruppi ribelli nel febbraio 2019, denunciando “minacce e provocazioni” da parte dell’esercito.
3R FUORI DALL’ACCORDO DEL 2019
Il movimento 3R (Retour, Reclamation et Rehabilitation) è uno delle 14 milizie antigovernative ad aver sottoscritto l’Accordo politico per la pace e la riconciliazione nella Repubblica centrafricana (Appr-Rca) siglato in Sudan dopo una lunga negoziazione guidata dall’Unione Africana (Ua) e sostenuta dall’Onu.
Il capo del movimento, Sidiki Abbas, ha reso noto di aver sospeso qualsiasi partecipazione della sua organizzazione agli organi esecutivi sanciti dall’accordo e ha anche invitato i suoi militanti a “rispondere con la massima forza in caso di attacco” da parte delle forze del governo del presidente Faustin-Archange Touadéra.
LE VIOLAZIONI DEI RIBELLI
La decisione del capo del gruppo 3R, noto anche con il nome di Sidi Bi Soulemane, è giunta circa una settimana dopo gli avvertimenti dei dirigenti della Missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Centrafricana (Minusca), che avevano lamentato la tendenza “espansionistica” dei ribelli in zone del Paese al di fuori della loro giurisdizione, in violazione degli accordi di pace.
A partire dal 2012, il conflitto nella Repubblica Centrafricana, con il coinvolgimento di gruppi ribelli della coalizione Seleka, governo centrale e milizie dette “Anti-balaka”, ha provocato oltre 5.000 morti e centinaia di migliaia di sfollati.