ROMA – “L’app immuni non l’ho ancora scaricata. In queste condizioni decisamente non la scarico, a noi Regioni ci mette in grossa difficolta’“. Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenendo a ‘L’aria che tira’ su la7.
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“Io non contesto il tema della tracciabilità visto che è uno degli strumenti per individuare eventuali focolai nascenti – spiega Zaia- ma l’app immuni ha un paio di problemi: il primo è il problema della privacy, di dove vanno a finire i dati dei cittadini. L’altro è quello che interessa piu’ a me e per il quale ho posto una questione: che non è possibile avere una gestione del dato dialogando direttamente con il cittadino. Cioè, arriverà un sms al cittadino e questo vuol dire che noi Regioni non sapremo nulla di questi messaggi, non sappiamo se il cittadino si presenterà dal suo medico di base, se ometterà di presentarsi, se avrà paura di una quarantena. E’ difficile gestire cosi’ la sanità pubblica pensando che l’intelligenza artificiale dialogherà direttamente con il cittadino“.
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