“No justice, no peace”, si legge sotto il volto dell’uomo ucciso a Minneapolis dalla polizia. La targa vuole ricordare anche “tutti gli oppressi”
BOLOGNA – Una targa in memoria di George Floyd e di “tutti gli oppressi”. È l’iniziativa di Noi restiamo e Rete dei comunisti Bologna, che ieri pomeriggio in piazza dell’Unità ha voluto ricordare l’afroamericano di 46 anni rimasto ucciso a Minneapolis dopo che un poliziotto, durante un fermo, ha tenuto premuto il ginocchio sul suo collo per più di otto minuti.
Gli attivisti del movimento hanno affisso, a due passi dal campetto da basket al centro della piazza, il manifesto con il volto dell’americano. “No justice, no peace”, si legge sotto il volto di Floyd, la cui morte controversa per mano della Polizia sta causando disordini e violente proteste in tutti gli Stati Uniti.
Rivolte che “nascono da un odio sociale e da una rabbia preesistenti nei confronti di un sistema che è socialmente ingiusto- spiega Sabrina di Noi restiamo- si scagliano contro il governo, la Polizia, i sindacati complici, contro un sistema che con il coronavirus ha visto esplodere ancora di più le sue contraddizioni”.
Un gesto per ricordare non solo Floyd ma anche le vittime in analoghi casi italiani. “Pochi giorni fa sono stati due anni dall’omicidio di Soumaila Sacko, sono passati pochi anni dall’omicidio di Abdel Salam (sindacalisti Usb uccisi Vibo Valentia e Piacenza, ndr) e noi gli oppressi che hanno dato la vita per le proprie lotte non li dimentichiamo”.
Il tutto in un quartiere come la Bologninia, un quartiere popolare, “dove le fette sociali più deboli vivono sempre più fortemente una marginalizzazione sociale a cui noi vogliamo rispondere”, conclude l’attivista.