Coronavirus, l’Emilia-Romagna regala una settimana di vacanza ai sanitari accorsi in aiuto

BOLOGNA – Una settimana di vacanza in Emilia-Romagna per i medici e gli infermieri che, durante l’emergenza coronavirus, sono venuti in regione a prestare il loro aiuto. La Regione, in collaborazione con Federalberghi e Assohotel, vuole ringraziare anche così il personale che ha accettato di prestare servizio nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna.

“Vogliamo offrire la nostra massima ospitalità a ogni medico e infermiere che ha lasciato i propri cari per raggiungere l’Emilia-Romagna e mettersi a disposizione, con generosità e spirito di servizio, dei propri colleghi impegnati negli ospedali della regione ad affrontare il Covid-19”, affermano in una nota congiunta il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini.

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“Ora che la fase dell’emergenza è passata, con la collaborazione di Federalberghi e Assohotel, vogliamo ringraziarli uno ad uno offrendo una meritata vacanza a loro, insieme ad un accompagnatore, nella nostra regione. È l’abbraccio della nostra terra a chi, senza pensarci un attimo, ha voluto prestare il proprio aiuto. Impegno e generosità che non dimenticheremo mai”.

La settimana di vacanza, per due persone con trattamento di vitto e alloggio, potrà essere prenotata dal personale sanitario interessato nell’arco temporale di un anno, negli alberghi dell’Emilia-Romagna che aderiranno all’iniziativa. Proprio oggi, altri cinque infermieri volontari sono arrivati all’aeroporto di Rimini insieme al ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, destinati alle Ausl di Piacenza (un infermiere), Parma (uno), Bologna (due) e della Romagna (uno).

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Intanto, la Regione propone tre emendamenti al decreto Rilancio: estensione dei finanziamenti a fondo perduto anche alle imprese con fatturato superiore ai cinque milioni di euro e del credito d’imposta al 60% non solo per la locazione ma anche per gli affitti d’azienda, oltre alla moratoria dei mutui fino a tutto il 2021. “Abbiamo individuato tre leve sulle quali riteniamo si possa agire per aiutare le nostre imprese nella fase di rilancio dopo il prolungato lockdown dovuto all’emergenza coronavirus”,

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