I lavori del Consiglio Grande e Generale nella seduta del 1° giugno proseguono dalla ratifica dei Decreti – Legge sull’emergenza Covid-19. Ad infiammare il dibattito sono in particolare due articoli del Decreto – Legge n.78, l’articolo 4 e l’articolo 9, relativi rispettivamente i dati epidemiologici e le prescrizioni per test sierologici a pagamento. “Per evitare sanzioni la persona si potrebbe sentire nella posizione di evitare qualsiasi tipo di argomento relativo al Covid” dice Eva Guidi (Libera) riferendosi in particolar modo ad “eventuali inchieste giornalistiche”. Per Libera restano seri dubbi “nel campo della libertà di stampa”. “I giornalisti si sono mostrati preoccupati perché intravedono dei rischi in questo articolo” rimarca Andrea Zafferani (Rf). “Con questo articolo si cerca di evitare che vi sia una propagazione di dati non univoci tra di loro – spiega il Segretario di Stato Roberto Ciavatta -. C’è la necessità di preservare una comunicazione comprensibile e scientificamente validata”. “Chiunque volesse fare della speculazione sulla situazione sammarinese avrebbe buon gioco utilizzando questi dati. Ciò può essere inibito attraverso una gestione corretta che passa attraverso le fonti ufficiali” evidenzia Gian Nicola Berti (Npr). Su iniziativa dello stesso Berti viene proposto un emendamento,, poi accolto dall’Aula, che modifica il testo nel modo seguente: “Il trattamento dell’insieme dei dati epidemiologici e le relative elaborazioni (…) viene effettuato in via esclusiva dall’ISS”. Anche nella fila della maggioranza c’è chi solleva alcuni interrogativi. “Io credo che si potrebbero trovare le modalità per scrivere l’articolo in maniera non così forte, in modo che possa essere di garanzia per quanto riguarda la libertà di informazione” sottolinea Iro Belluzzi (Npr). “La stampa da chi può prendere le informazioni se non dall’ISS?” si chiede Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete). “Mi sembra una cosa normale e comune in tutto il mondo”.
I lavori proseguono quindi con il dibattito sull’articolo 9 (prescrizioni per test sierologici a pagamento), che vede emendamenti di Libera, Rf e della maggioranza. “Riteniamo che questo articolo sia estremamente penalizzante – afferma Eva Guidi (Libera) – nei confronti di quel cittadino che si fa parte diligente”.