Omicidio di George Floyd, la Cina accusa: “Razzismo è malattia cronica americana”

ROMA – “Il razzismo verso le minoranze è una malattia cronica della società americana”: così un portavoce del governo cinese, Zhao Lijian, sull’omicidio di George Floyd per mano di un agente della polizia del Minnesota.

Zhao ha sottolineato che “le vite delle persone nere sono vite come quelle degli altri” e che i diritti degli afroamericani “devono essere garantiti”.

Il rappresentante del ministero degli Esteri di Pechino ha poi definito la reazione del governo del presidente Donald Trump
alle proteste che da giorni colpiscono le città americane come “da manuale dell’atteggiamento ‘due pesi e due misure’”.
Zhao si è chiesto: “Perchè gli Stati Uniti idolatrano i cosiddetti ‘indipendentisti’ di Hong Kong, e anche le frange più violente del movimento”, mentre “trattano da rivoltosi chi protesta contro il razzismo?”.

Il riferimento è alle manifestazioni contro l’influenza di Pechino che vanno avanti da mesi nell’ex colonia britannica. Mobilitazioni che, secondo il governo cinese, sarebbero in larga parte conseguenza di ingerenze straniere.

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