Bonaccini: “Qualche rischio serve, o non riapriremmo mai”. E chiede risposte veloci per il Nord

BOLOGNA – “Qualche quota di rischio va presa, altrimenti non riapriremmo mai”. Lo ribadisce Stefano Bonaccini, che questa mattina è tornato in tv a parlare della caduta delle ‘frontiere’ tra le regioni fissata per dopodomani, 3 giugno. E lo fa sottolineando come la situazione sanitaria in Emilia-Romagna (e non solo) si sia parecchio alleggerita nelle ultime settimane.

“Stanno svuotandosi i reparti di terapia intensiva, noi qui ne chiudiamo uno al giorno”, dice in collegamento con Omnibus, su La7. “La curva epidemiologica è molto al ribasso” e anche i “ricoveri di malati gravi e gli accessi al pronto soccorso: sono questi i dati che contano”, scandisce il governatore dell’Emilia-Romagna. Comunque, per quanto riguarda i temi della riapertura, “credo che la differenza non la facciano tre o quattro giorni in più o in meno. Ma mi pare che i numeri dicano che ovunque, persino in Lombardia, la curva epidemiologica sia in fortissimo ribasso”. Ma è “evidente che bisogna mandare i dati a Roma”, avverte Bonaccini: poi spetta “a chi di competenza valutarli” e occorre essere “pronti nel caso dovessero rimbalzare in alto anche a restringere qualcosa che abbiamo riaperto”.

Quanto alle parole del governatore della Toscana Enrico Rossi a proposito della corsa alla riapertura, “non so chi abbia fatto pressioni, ma o ci fidiamo delle valutazioni del comitato tecnico scientifico e di quello del ministero della Salute oppure cambiamo mestiere. Tutti i giorni mandiamo i dati al ministero, che elabora il famoso Rt”. Sono insomma i tecnici ad aver validato la riapertura dei collegamenti tra le regioni. Bonaccini torna anche sullo stop della Grecia ai turisti provenienti dal nord Italia: “Ci sarà più turismo qui di quello che andrà in Grecia”, scommette il governatore.

LEGGI ANCHE: Fase 2, Gualtieri: “Bonomi ingeneroso, tutte le risorse disponibili entro giugno”

AL GOVERNO DICE: “AL NORD SERVONO RISPOSTE VELOCI”

Respinge i toni usati dal numero uno di Confindustria Carlo Bonomi (“Bisogna avere anche la misura delle parole”) e invita tutti a remare dalla stessa parte: “Penso che bisogna aiutarlo il Governo in questa fase,

 » Continua a leggere su DIRE.IT…