ROMA – “Dobbiamo trarre vantaggio dall’esperienza maturata in questo periodo. Per le universita’ tradizionali come la nostra, aumentare la didattica a distanza credo possa essere un valore aggiunto, soprattutto per venire incontro alle esigenze dei tanti studenti fuori sede che studiano. Si tratta di un modo per migliorare l’offerta didattica”. Cosi’ all’agenzia Dire, il rettore dell’Universita’ di Tor Vergata, Orazio Schillaci, a proposito del futuro della didattica a distanza nel secondo ateneo capitolino.
A proposito della ripartenza a settembre, per cui e’ prevista una didattica ‘mista’ – una parte a on line, l’altra in presenza – il rettore ha aggiunto: “Come tutti gli altri atenei da marzo abbiamo impostato una didattica prevalentemente on line, dopo uno sforzo iniziale devo dire che ci siamo tolti grosse soddisfazioni. Siamo infatti riusciti ad erogare tutti i corsi con questa modalita’. Sono sicuro che quanto fatto potra’ tornare utile anche in futuro. Da settembre in accordo con la Crui, erogheremo una didattica mista, quale delle due modalita’ prevarra’ dipendera’ molto dai dati epidemiologici. Noi ci auguriamo che possano essere favorevoli ma e’ chiaro che procederemo con molta attenzione per la sicurezza di studenti e personale universitario. Siamo comunque pronti ad erogare sia in presenza e che a distanza“.
DIDATTICA A DISTANZA FRENERÀ CALO ISCRITTI
“Nel decreto rilancio il ministero dell’Universita’ ha messo a disposizione fondi per studenti che hanno minor reddito, per il diritto allo studio. Nonostante cio’ anche noi ci aspettiamo – come paventato dal ministro Manfredi – un calo degli iscritti. Credo tuttavia che erogare didattica a distanza possa essere un modello utile per frenare in parte il possibile calo di immatricolazioni a causa della grave crisi economica“. Cosi’ il rettore dell’Universita’ di Tor Vergata commenta le parole del ministro dell’universita’, Gaetano Manfredi secondo il quale, a la crisi economica post Covid, potrebbe causare una contrazione degli iscritti all’universita’ nel prossimo anno accademico.
Tuttavia, secondo il rettore, non e’ auspicabile un depotenziamento della didattica in presenza, a favore di quella a distanza,