ROMA – La tintarella restituisce un’immagine di salute e benessere senza alcun dubbio e gli effetti del sole sono tangibili anche sull’umore. Ma e’ bene proteggersi soprattutto quando si tratta di bambini o di adulti con un fototipo chiaro o con una pelle che presenta dei nei. Per capire gli accorgimenti da mettere in atto, quale fattore di protezione e’ piu’ indicato e ogni quanto sottoporsi ad un check up della pelle l’agenzia di stampa Dire ha raggiunto via skype la dottoressa Anna Carbone, dermatologa presso l’Unita’ di dermatologia oncologica dell’Ifo di Roma.
– Covid o non covid l’arrivo della bella stagione ci fa pensare al mare. Sono davvero molti i benefici del sole sull’organismo ma altrettanti i danni che puo’ fare in particolar modo alla pelle se non viene adeguatamente protetta. Quali sono i consigli base da suggerire a chi ci segue? Ci sono alimenti in grado di sviluppare un’azione protettiva?
“Speriamo di poter andare al mare il piu’ protetti possibile e poter beneficiare degli effetti molteplici dell’esposizione solare. Gli effetti positivi sono molteplici e incidono sull’umore, sulla concentrazione di vitamina D che e’ un elemento imprescindibile non solo per la salute delle ossa. Infatti e’ stato appurato come determinati livelli di vitamina D siano correlati allo sviluppo di malattie e di tumori. Un ultimo lavoro scientifico ha messo in evidenza come la popolazione con piu’ bassi livelli di vitamina D sia piu’ a rischio di infezione da Coronavirus e di altre patologie del sistema respiratorio. Quando ci si espone al sole ci si deve proteggere in maniera adeguata. Le ore sconsigliate sono sempre quelle centrali dalle 12 alle 16. In ogni caso va sempre applicata una protezione solare perche’ il sole ha anche effetti negativi che possono sviluppare in tumori cutanei dal carcinoma al melanoma. Non bisogna dimenticare inoltre l’invecchiamento cutaneo correlato ai raggi Uva. Quindi moderazione quando ci si espone e’ parola d’ordine”.
– Ogni pelle possiede una sua caratteristica specifica ma spesso si tende, per pigrizia o poca cultura a riguardo,