ROMA – Fare tesoro degli insegnamenti di questi mesi e ripensare il futuro: e’ questo il significato di ‘ripartenza’ per AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
“Partendo dalla nostra esperienza del lockdown, bisogna fare convivere le scelte di sicurezza dei cittadini con la garanzia delle risposte non solo a chi ha una malattia cronica grave, come la sclerosi multipla ma anche altre patologie. Per questo abbiamo lavorato a una mappa strategica di azioni perche’ ripartire non vuol dire un ripristino della normalita’ ma fare esperienza di quello che l’emergenza a una pandemia ci ha insegnato a guardare con nuovi occhi al futuro” dichiara Mario Alberto Battaglia, Presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.
Ed e’ proprio in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla (sara’ celebrata in 70 paesi di tutto il mondo) che sabato 30 maggio, come e’ sua consuetudine, AISM offre alle Istituzioni un momento di condivisione e di confronto. Quest’anno cio’ avviene con la presentazione dell’anteprima del Barometro della SM: il dossier Covid-19 e SM, la lettura della realta’ della sclerosi multipla attraverso la lente di un’altra emergenza, la pandemia che ha colpito il nostro Paese e il mondo intero, cambiando in tre mesi la realta’ delle cose.
“Una lettura che ci aiuta a rendere concreti i principi della Carta dei Diritti delle Persone con SM anche in questa fase, che ha bisogno di criteri su cui costruire le scelte. Ci aiuta a rivedere nell’ottica del cambiamento l’Agenda della Sclerosi Multipla e il suo valore di proposta. Ma soprattutto ci aiuta a disporre di evidenze robuste, che partono dalla vita delle persone e dalla storia dei tanti operatori coinvolti in questi mesi di pandemia, da cui far partire e ripartire vecchie e nuove priorita” dichiara Francesco Vacca, Presidente della Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
Fotografia che parte dalla voce delle persone e dei loro familiari: avviene attraverso una survey dedicata a cui hanno risposto oltre 5mila persone con SM per raccontare la loro esperienza di vita durante la pandemia; avviene attraverso le oltre 6000 richieste di informazione e consulenza che hanno ricevuto risposte e servizi dal Numero Verde AISM e dalla rete di sportelli associativi delle Sezioni provinciali AISM (complessivamente sono stati 5 volte superiori rispetto allo stesso periodo del 2019).