ROMA – Abituare i bambini ad una dieta salutare, orientando i gusti e organizzando i pasti quotidiani in maniera ben equilibrata. Come farlo lo hanno spiegato gli esperti e ricercatori del Crea Laura Gennaro e Umberto Scognamiglio in una videoconferenza dal titolo “L’alimentazione dei bambini in eta’ prescolare” organizzata oggi dalla Cooperativa Gialla.
Sulla base delle ‘Linee guida per una sana alimentazione‘ redatte redatte e diffuse proprio dal Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione del Crea lo scorso dicembre, gli esperti hanno parlato in particolare delle indicazioni per i bambini tra i 6 e i 12 mesi e da 1 a 4 anni.
Il dottor Scognamiglio ha spiegato alcuni aspetti dell’alimentazione complementare, consigliando quanto e cosa inserire nella dieta del bambino, e sfatando alcuni falsi miti. “La transizione verso una alimentazione indipendente- ha spiegato- e’ di estrema importanza, data la fragilita’ dei bambini e l’incapacita’ di comunicare le emozioni in un momento in cui incontrano alimenti nuovi. E’ una fase, lo svezzamento, che va seguita anche col pediatra. E nelle linee guida ci sono diverse indicazioni che si possono utilizzare, una delle quali tiene conto di quale frequenza e quali porzioni dare al bambino per tutti i gruppi di alimenti che potranno essere inseriti. Una delle novita’ a tale riguardo, tratta l’inserimento dei cosiddetti alimenti proteici. Oggi viene fatta grande attenzione perche c’e’ stato un momento in cui se ne e’ fatto abuso. Un eccesso di proteine oltre il fabbisogno non fa altro che arrecare danni. Cosi come nelle linee guida si tratta di quegli alimenti che si pensava potessero provocare allergie, come il pesce, le uova o i cereali”.
La dottoressa Gennaro, ha parlato invece di come educare i bambini al consumo di alcuni importanti alimenti come frutta e verdura. “Ci sono delle preferenze innate- ha affermato- ma le preferenze sensoriali si possono apprendere gia’ nel periodo prenatale, quando il feto inala il liquido amniotico. Tutto questo continua nella fase di allattamento perche’ il latte materno e’ veicolo di sostanze che impartiscono gusti e aromi al latte che saranno tanto piu’ diversi quanto varia sara’ l’alimentazione della madre.