Forse è un segno del ritorno alla normalità, che l’epidemia sta veramente rallentando. Così c’è spazio per il virus delle polemiche, che sta impazzando a livello politico. Si parte con il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che con sorprendente leggerezza, non curandosi affatto delle tante difficoltà in cui versano milioni di famiglie e cittadini, se n’è uscito con una dichiarazione che è suonata come una presa in giro, facendo arrabbiare tanti: l’Inps sta riempiendo di soldi gli italiani, ha detto in sostanza Tridico. Ma come, e tutti i ritardi fin qui registrati nei diversi pagamenti? Senza contare le tantissime lamentele di chi ancora non ha visto nulla di quanto promesso dal Governo nelle varie tappe. Carlo Calenda, leader di Azione, è stato il più duro definendo Tridico «un buffone che non fa il suo lavoro, non ha inondato di soldi nessuno». Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, non è stato tenero, postando un suo commento con il faccione di Tridico sotto l’insegna del M5S: «Ma il presidente dell’Inps ha finito di dire sciocchezze. Prima si inventa gli hacker quando il sito dell’Inps va in palla, poi ci mette due mesi per (non) pagare la cassa integrazione a milioni di italiani…. A casa!».
Non solo l’Inps, anche la proposta avanzata dal ministro Boccia di reclutare 60mila assistenti civici per controllare che cosa fanno gli italiani, se rispettano le regole di sicurezza, ha creato il pandemonio. A livello trasversale, con aspre polemiche dentro lo stesso Pd. Anche su questo tema Salvini ha preso la palla al balzo: «Che strana la sinistra italiana. Da sempre contro le ‘ronde’ di cittadini disarmati per controllare…. Adesso con la scusa del virus inventa ‘assistenti civici’ per controllare cosa fanno gli italiani, mi pare che si stia esagerando». È toccato ad Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Associazione dei comuni italiani, metterci una pezza: «Si tratta dei volontari che ci hanno aiutato a consegnare la spesa o i medicinali a chi non poteva uscire di casa nella fase di emergenza,