“Non esistono lavoratori di serie A o di serie B” dichiarano Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palermo-Trapani, e Giacomo Raneri, responsabile Fim Cisl Blutec
PALERMO – “Da troppo tempo attendiamo risposte per i lavoratori dell’indotto ex Fiat di Termini Imerese che sono ormai senza ammortizzatori sociali. Non esistono lavoratori di serie A o di serie B. La vertenza dell’ex Fiat é unica ma le condizioni sociali non lo sono”. Lo dicono Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palermo-Trapani, e Giacomo Raneri, responsabile Fim Cisl Blutec, nel giorno del sit in degli operai dell’indotto ex Fiat a Termini Imerese, nel Palermitano.
“Da quasi due anni abbiamo chiesto alla politica, regionale e nazionale, un intervento normativo per ricomprendere nelle tutele degli ammortizzatori previsti per le aree di crisi complessa, questi lavoratori – proseguono -. Non è accettabile che il governo, intervenuto a supporto di chi era in difficoltà nel drammatico quadro di crisi legato alla pandemia, non intervenga anche su questa problematica lasciando scoperte, da qualsiasi aiuto, oltre 120 famiglie“.
Nobile e Ranieri concludono: “I lavoratori chiedono di poter tornare a lavorare, per farlo serve tempo, e l’unico modo per garantire la sopravvivenza delle loro famiglie é una presa in carico della vertenza da parte del governo nazionale, modificando intanto la norma sugli ammortizzatori. Non possiamo più aspettare, ci sono le risorse per poter aiutare questi lavoratori, la politica deve intervenire. Come sindacato siamo e saremo accanto a questi operai, fino alla definitiva soluzione del problema”.
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