“Con grande tristezza apriamo questa seduta consigliare, addolorati e colpiti dall’improvvisa e tragica scomparsa del consigliere Gianfranco Terenzi. Con lui scompare un indubbio protagonista della vita politica della nostra Repubblica. Entrò in Consiglio per la prima volta nel 1978, da allora ben dieci legislature lo hanno visto attivo ed impegnato. Ha ricoperto la suprema magistratura per quattro volte. Ha svolto ruoli di spiccato rilievo in moltissimi altri organismi nazionali ed internazionali. Non sarà facile abituarci all’idea che la sua presenza non vivacizzerà più il dibattito nell’Aula. Così come non sarà facile abituarsi alla sua assenza per tutte le realtà che lo hanno visto protagonista, vivace, dinamico ed entusiasta. Tante le attestazioni arrivate anche da fuori confine. Ciò che ha sempre distinto Gianfranco è stato il profondo attaccamento alla nostra Repubblica. Un uomo operoso, fotografia della generazione del fare fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese. Vogliamo ricordarlo così: sempre pronto a nuove sfide e nuovi viaggio, uno spirito indomito, ironico e saggio”. Tutte le forze politiche e il Congresso di Stato si accodano al cordoglio espresso dalla Ecc. Reggenza.
I lavori riprendono quindi dal Comma 2: Ratifica Decreti Delegati e Decreti – Legge, in particolar modo dal “Decreto – Legge 21 aprile 2020 n.63”. All’art. 7 viene accolto un emendamento modificativo di Libera che, per quanto riguarda i piani di ammortamento, prevede la “decadenza del piano stesso dopo tre mesi di insoluti e non due”. Via libera anche ai tre emendamenti del Governo (Comma 2bis, 4, 6). Si passa quindi all’art.8 Rf presenta un emendamento con il quale, spiega Andrea Zafferani, “proponiamo di riconoscere un credito di imposta pari al 100 per cento del canone di locazione relativo a marzo, aprile e maggio 2020 per le attività che hanno registrato una contrazione del fatturato del 60%”. “Non siamo d’accordo per varie ragioni – è la risposta del Segretario di Stato Marco Gatti -. Abbiamo fatto la detrazione solo per chi non ha utilizzato per nulla la sede. E’ un criterio oggettivo. Usare le percentuali diventerebbe difficoltoso in materia di controlli”.