Lo dichiara Mirko Gatto, Ceo di Yarix, società a capo della linea di business Digital Security di Var Group, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Dire
ROMA – “Era abbastanza prevedibile, perché i truffatori o le gang criminali organizzate cercano di sfruttare situazioni di incertezza o paura a livello collettivo come quella attuale. In questo caso hanno sfruttato a loro favore la ‘corsa’ all’approvvigionamento dei vaccini”. Così Mirko Gatto, Ceo di Yarix, società a capo della linea di business Digital Security di Var Group, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Dire commenta la recente chiusura di due canali Telegram, con oltre 4 mila iscritti, per la vendita illegale di vaccini anti-Covid sul dark web.
“Sulle vendite illegali nel dark web abbiamo condotto un’indagine piuttosto approfondita- prosegue Gatto- ed è emerso che nel 99% dei casi si tratta di truffe. Abbiamo fatto anche una transazione per l’acquisto di un vaccino da circa 500 euro in bitcoin e ovviamente il vaccino non è mai arrivato; addirittura il truffatore ci chiedeva altri soldi per la spedizione. È chiaro che cercano di fare leva sulle persone che vogliono a tutti costi approvvigionarsi di un vaccino e le sfruttano a loro favore per ricavarci denaro”. In merito alla vicenda Telegram, non si hanno ancora evidenze “se si trattasse di una truffa o se ci fosse la disponibilità reale dei vaccini- aggiunge l’esperto- fatto sta che in tutti i market che noi abbiamo individuato si trattava di truffe”.
I vaccini però erano ritenuti inefficaci e si ipotizza anche il reato di contraffazione. Qual è il profilo del gestore che può nascondersi dietro ad una truffa del genere? Serve un intermediario preparato, che conosca almeno a grandi linee gli ingredienti del vaccino?
“Posso solo ipotizzare che chi vende vaccini illegalmente se ne approvvigioni su canali esterni, che non saprei dire neppure quali, che ne hanno disponibilità. Gli intermediari- spiega il Ceo di Yarix- potrebbero quindi acquistare dosi per poi rivenderle nel black market. Ma in realtà questa ipotesi è molto complicata, direi remota: ci sono governi che si stanno muovendo con difficoltà per acquistare vaccini, figuriamoci se ci si riesce su canali secondari nel dark web”.