In questa edizione: le decisioni sulla divisione dell’Italia in zone ad aprile, il piano vaccini contro il Covid, gli effetti delle droghe sull’attività sessuale
COVID. AD APRILE NIENTE ZONE GIALLE E SCUOLE APERTE ANCHE IN ROSSE
Fino al 30 aprile non ci saranno zone gialle: tutta Italia sarà rossa o arancione per arginare la diffusione del virus. Lo prevede il nuovo decreto anti-Covid approvato la settimana scorsa dal consiglio dei ministri. Il Comitato tecnico scientifico aveva più volte sottolineato che le misure previste per le zone gialle hanno dimostrato “una capacità di contenere l’aumento dell’incidenza ma non la capacità di ridurla”. Ma l’obiettivo del provvedimento è anche quello di garantire un graduale rientro a scuola in presenza: per questo gli studenti potranno tornare sui banchi anche in zona rossa, fino alla prima media.
COVID. REZZA: VARIANTE INGLESE IN 87% CASI E PIÙ CONTAGIOSA, PRUDENZA
“L’analisi dello studio effettuato dall’Istituto superiore di Sanità con il ministero della Salute e in collaborazione con le Regioni, mostra come in Italia sia presente in circa l’87% dei campioni esaminati la variante inglese, che è caratterizzata da un aumento del 35-36% della trasmissibilità“. Così il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha commentato in un video lo studio sulla diffusione delle varianti in Italia. “È stata inoltre identificata la variante brasiliana in alcune Regioni dell’Italia centrale”, ha aggiunto Rezza, secondo cui la presenza di queste varianti “caratterizzate da un aumento della velocità di circolazione, rende necessario mantenere comportamenti prudenti ed essere aderenti alle regole stabilite dalle autorità sanitarie”.
COVID. GIMBE: 13 REGIONI SOPRA SOGLIA ALLERTA TERAPIE INTENSIVE
Gimbe lancia l’allarme delle terapie intensive: “La soglia di allerta è al 30% e la media nazionale al 41%. In merito alle Regioni, invece, 11 sono al 40%, 5 al 50% e 2 al 60%”. È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio messo a punto dalla Fondazione. Sopra il livello di allerta del 30%, dunque, ci sono in tutto 13 Regioni: a guidare la classifica è la Lombardia,