La nave dei detenuti ‘dimenticata’ nel porto di Cagliari

AGI – C’è un pezzo di storia che galleggia al porto di Cagliari. Ferma da anni al molo di Su Siccu, la motonave ‘Gennaro Cantiello’ potrebbe raccontare l’Italia degli ‘anni di piombo’, la ferocia della criminalità organizzata e della sfida allo Stato. Invece, avvolta da una patina di abbandono e ruggine, rischia la demolizione.  È una storia da romanzo quella della ‘Cantiello’: nata come nave di collegamento per l’isola carcere dell’Asinara, trasformata in pizzeria sul mare dopo la dismissione, oggi arenata in una secca di carte bollate.

Potrebbe diventare un ristorante-museo

Salvatore Pergola, il cagliaritano che l’acquistò nel 2004, non ci sta e continua la sua battaglia per salvare l’imbarcazione e riportarla all’antico splendore. Il suo sogno è di riottenere le concessioni per farne un ristorante-museo.  “Nelle celle si leggono ancora i nomi dei detenuti incisi sulle panche di legno. Non permetterò mai che venga demolita”, ha raccontato all’AGI Pergola, che per primo ebbe 

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