La Regione ha firmato un’intesa con l’azienda farmaceutica e creato una nuova società, Tls sviluppo, che promette una vera svolta nella lotta al coronavirus
FIRENZE – La Regione firma l’intesa con Toscana life sciences sugli anticorpi monoclonali. Nasce la società Tls sviluppo. Una nuova realtà che promette una decisa svolta nella cura contro il Coronavirus. “È la società- spiega il governatore della Toscana Eugenio Giani– che consente la produzione materiale di 100 mila dosi in tre mesi e altrettanti nei tre mesi successivi per quella che è la medicina contro il Covid. Finora si è parlato di vaccini, ovvero di un elemento di prevenzione. Adesso il lavoro di ricerca, che il professor Rappuoli e il suo team di ricerca hanno sviluppato fin dagli inizi sugli anticorpi monoclonali, si concretizza con vere e proprie dosi che, una volta inoculate, consentono anche al malato di poter reagire“.
Giani evidenzia la grande opportunità: “Ci sono 5-6 laboratori nel mondo che stanno sempre più perfezionando gli anticorpi, uno è in Italia, a Siena con una produzione interamente in Italia. E per produrlo ecco questa nuova società che dipende da Tls con un investimento di Invitalia, una partecipata dallo Stato che mette le risorse. È un risultato storico perché se sui vaccini siamo arrivati dopo molti altri, solo in questi giorni si sta testando l’antidoto made in Italy, sulla medicina possiamo arrivare prima di altri proprio sulla base di questo accordo”.
“PREVEDO TOSCANA ARANCIONE ANCHE LA PROSSIMA SETTIMANA”
“Sulla base delle nostre valutazioni e dei nostri calcoli algebrici sull’Rt per quanto riguarda la Toscana, ad oggi, posso dire che ci sentiamo di poter prevedere la zona arancione anche nella prossima settimana, ma sono ancora dati non ufficiali che affermano una linea di tendenza. Non possiamo dare nessun responso ufficiale fino a venerdì, quando si riunirà il Cts” spiega Giani, parlando dell’emergenza Covid nel corso di un’intervista su ‘Lady Radio’.
“È IL VIRUS DELLE MEZZE STAGIONI: MARZO IL MESE DA TEMERE DI PIÙ”
“Un po’ di esperienza incominciamo ad averla perché è già passato più di un anno dai primi casi di Covid. E se riflettiamo su quest’anno di contrasto al Coronavirus ci rendiamo conto che i mesi più pericolosi l’anno scorso sono stati proprio febbraio,