BOLOGNA – Oltre 6.000 contagi in un solo mese e un’incidenza superiore ai 350 casi ogni 100.000 bambini dai sei ai 18 anni, mentre tra i piccoli fino ai cinque anni l’incidenza è vicina ai 250 casi. Sono questi i numeri che hanno spinto la Regione Emilia-Romagna a chiudere le scuole nell’area metropolitana di Bologna e in Romagna, restrizioni che potrebbero anche essere estese in virtù del continuo aumentare dei casi. Il quadro è stato dipinto a grandi linee oggi in commissione dall’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini.
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Nel dettaglio, nel solo mese di febbraio dai nidi alle superiori sono stati in totale 6.080 tra bambini, ragazzi, insegnanti e personale gli emiliano-romagnoli ad aver contratto il covid. Un aumento quasi del 70% rispetto alle quattro settimane di gennaio, quando i casi erano stati 3.614, e che in 28 giorni equivale a quasi un terzo dei casi dalla riapertura delle scuole a settembre.
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I CASI NELLE SCUOLE
Negli ultimi sei mesi, infatti, complessivamente risultano 18.197 positivi in età scolastica e 3.043 contagi tra insegnanti e personale. Rispetto al totale dei positivi in età scolastica, dal 14 settembre la diffusione maggiore si registra nelle scuole primarie (5.682 casi) e in quelle superiori (5.456 contagi), a seguire le medie (4.441 positivi), i nidi (1.919 casi) e infine le materne (699 contagi). Tra gli insegnanti, invece, il luogo dove ci sono stati più contagi sono le scuole elementari (975 casi), a seguire le superiori (654 positivi), poi gli asili nido (623 contagi), le medie (485 casi) e le materne (306 positivi).
Se si prendono in esame solo le ultime due settimane di febbraio, dal 14 al 28 del mese, si contano invece 3.233 casi tra gli studenti: 1.008 nelle primarie, 939 nelle superiori, 723 nelle medie, 389 nei nidi e 174 nelle materne. A questi si aggiugono 483 contagi tra gli insegnanti di cui: 155 nelle primarie, 104 nei nidi, 93 nelle superiori, 69 nelle materne e 62 nelle medie. Per quanto riguarda i focolai nati in specifico nelle scuole,