ROMA – Celebrazione della diversità, inclusione, amore e segno di vicinanza nei confronti di tutti coloro che, ancora oggi, sono vittime del pregiudizio. Ma anche una ‘scossa’ sociale che possa far risvegliare quella parte della popolazione ancorata all’omofobia. Sentimenti che hanno preso vita sul muro della metro B Jonio di Roma, a via Scarpanto, con un murale in pixel art realizzato dall’artista Krayon, all’anagrafe Arcadio Pinto, per Gay Help Line con la collaborazione dell’agenzia Zon Productions e del Municipio III di Roma Capitale.
L’opera – che sarà inaugurata oggi alle 16 – raffigura un bacio alla luce del sole fra due ragazze e riporta il numero verde Gay Help Line 800.713.713, contact center contro l’omotransfobia che ogni anno riceve circa 20mila contatti, offrendo ascolto e supporto alle vittime. Insieme a Croce Rossa Italiana gestisce l’accoglienza di giovani vittime di violenza con la casa-famiglia Refuge Lgbt.
“Questo è un progetto nato molto tempo fa. La prima richiesta di autorizzazione del murale è stata fatta otto anni fa ai vari municipi di Roma e a Roma Capitale. Tutte le richieste che abbiamo fatto sono cadute nel dimenticatoio. A parole sono tutti disponibili e affascinati dalle idee ma nel concreto serve impegno. Iniziative come queste sono fondamentali per la promozione di una cultura inclusiva, ma è importante che le istituzioni e le amministrazioni si impegnino concretamente ogni giorno nel supporto di progetti di contrasto alle discriminazioni, perché le associazioni non restino sole in questa battaglia faticosissima”, ha raccontato alla Dire Pietro Turano, attivista e attore (amatissimo dal grande pubblico per l’interpretazione di Filippo Sava nella serie ‘Skam Italia’).
“Dopo otto anni dalla prima richiesta siamo riusciti a portare a termine un murale che rappresentasse la comunità Lgbt+ nella Capitale, grazie al lavoro in sinergia con il Municipio III di Roma, in particolare con la giovanissima consigliera Nastassja Habdank, presidente della commissione Pari Opportunità e Politiche Giovanili. Spero- ha continuato Pietro- che sia il primo di tanti baci e di tante opere come questa.