Il Professore: “Noi siamo rimasti evidentemente in condizioni di difficoltà dovute al fatto che ogni produttore ha favorito il suo governo”
ROMA – “Nessuno dei grandi produttori europei è arrivato a fare il vaccino. È una cosa abbastanza strana, perché il ‘dio’ dei vaccini è l’Istituto Pasteur. I produttori sono extracomunitari e può darsi che abbiano favorito i loro governi. Noi siamo rimasti evidentemente in condizioni di difficoltà dovute al fatto che ogni produttore ha favorito il suo governo”. Lo ha detto Romano Prodi intervenendo all’incontro su “Democrazia e futuro dell’Europa: lo stato delle cose”, organizzato dalla scuola di formazione per “Architetti della Politica” PolìMiNa (“Politica Milano-Napoli”).
LEGGI ANCHE: A San Marino arriva il vaccino russo Sputnik: “Evidenze scientifiche positive, funziona”
“Io rimprovero la Commissione europea: per problemi di questo genere bisognava picchiare i pugni sul tavolo e dire ‘signori qui non c’e’ proprietà intellettuale che tenga, tutti hanno il diritto di utilizzare la ricerca altrui’. Poi si sarebbero eventualmente fatti i conti. Abbiamo bisogno di una disponibilità enorme del vaccino, non avremo problemi di sovrapproduzione. Se non cambia la musica è un vero disastro. Spero che l’Ema autorizzi tutti quelli che vanno bene, poco importa che siano americani o russi”