Franceschini: “Scoperta dal grande valore scientifico”. Il carro è stato rinvenuto durante il contrasto delle attività illecite ad opera di clandestini
Foto Luigi Spina
ROMA – A nord di Pompei è stato rinvenuto un carro cerimoniale a quattro ruote. Quasi intatto. Una scoperta straordinaria.
Il Parco Archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata annunciano “il rinvenimento di un reperto straordinario, emerso integro dallo scavo della villa suburbana in località Civita Giuliana, a nord di Pompei, oltre le mura della città antica, nell’ambito dell’attività congiunta, avviata nel 2017 e alla luce del Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2019, finalizzati al contrasto delle attività illecite ad opera di clandestini nell’area. Un grande carro cerimoniale a quattro ruote, con i suoi elementi in ferro, le bellissime decorazioni in bronzo e stagno, i resti lignei mineralizzati, le impronte degli elementi organici (dalle corde a resti di decorazioni vegetali), è stato rinvenuto quasi integro nel porticato antistante alla stalla dove già nel 2018 erano emersi i resti di 3 equidi, tra cui un cavallo bardato.Un ritrovamento eccezionale, non solo perché aggiunge un elemento in più alla storia di questa dimora, al racconto degli ultimi istanti di vita di chi abitava la villa, e più in generale alla conoscenza del mondo antico, ma soprattutto perché restituisce un reperto unico – mai finora rinvenuto in Italia – in ottimo stato di conservazione”.
Foto Luigi Spina
FRANCESCHINI: “SCOPERTA DI GRANDE VALORE SCIENTIFICO”
“Pompei continua a stupire con le sue scoperte e sarà così ancora per molti anni con venti ettari ancora da scavare. Ma soprattutto dimostra che si può fare valorizzazione, si possono attrarre turisti da tutto il mondo è contemporaneamente si può fare ricerca, formazione e studi, e un giovane direttore come Zuchtriegel valorizzerà questo impegno”. Così il ministro della cultura Dario Franceschini commenta la scoperta di un carro da parata negli scavi di Civita Giuliana, a nord di Pompei, annunciata oggi dal Parco Archeologico di Pompei e dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.