Nasce la ‘Buona Destra’ di Filippo Rossi: il partito del fare

Intellettuale, fondatore del Festival Caffeina, Rossi annuncia anche un congresso a Roma, in autunno

ROMA – Nasce il partito ‘Buona Destra’. A guidarlo è Filippo Rossi, intellettuale, fondatore del Festival Caffeina. Dopo aver scritto ‘Dalla parte di Jekyll: Manifesto per una buona destra’, insomma, ecco il via al partito politico vero e proprio.  Intervistato dalla Dire, Rossi spiega: “Eh sì, abbiamo fatto questo passo, lo abbiamo deciso in questi mesi con tantissimi amici in tutta Italia. Siamo ormai a 90 comitati per la ‘Buona Destra’ in tutta Iralia. Faremo il nostro primo congresso a fine Covid, quando i vaccini ci permetteranno di incontrarci nuovamente di persona. Pensiamo di farlo a ottobre-novembre a Roma, ma intanto la ‘Buona Destra’ sta diventando un vero e proprio partito”. Ma qual è la cattiva destra in Italia? “Quella cattiva- risponde Rossi- è quella che scommette sulle paure delle persone, che scommette sui peggiori sentimenti, che scommette sulla propaganda e non sulla politica del fare, sulla politica della concretezza che può essere anche la politica del compromesso visto come un ‘fare alto’ della politica e non lo scontro diretto che poi è in sostanza un’eterna infinita guerra civile”.
   
Rossi aggiunge: “Io credo che la cultura di destra sia fondamentale per la crescita di un Paese perché è una cultura che pensa piu’ alle decisioni della politica piuttosto che la redistribuzione del reddito ad esempio. E’ una cultura che consente al Paese di guardare lontano, di guardare al futuro, piuttosto che alla sindacalizzazione della politica, come io la definisco, che poi arena la politica nella decisione e quindi blocca l’intero Paese”. 
   
Se oggi ci fosse già in campo la ‘Buona Destra’, starebbe all’opposizione con Fratelli d’Italia o nel Governo Draghi? Rossi risponde: “Appoggerebbe il Governo. Non so se proprio nel Governo, con questa corsa di tutti i partiti a prendere un posticino, pero’ le poltrone non sono il male ma un senso di reponsabilità. È ovvio che appoggeremmo il Governo Draghi ma è anche ovvio che il Governo Draghi è il fallimento della politica italiana.

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