ROMA – “Vedo molti distinguo da esponenti di governo e forze di maggioranza. Addirittura vedo iniziative politiche che reputo incomprensibili. Non sono mai stati seri i partiti che la sera siedono ai tavoli di governo per prendere decisioni e la mattina organizzano l’opposizione alle decisioni della sera prima. E’ sempre stato sbagliato, ma in questo momento storico, in cui e’ in gioco la vita delle persone con le terapie intensive piene, e’ eticamente intollerabile”. Cosi’ il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Zingaretti non fa riferimenti espliciti ma oggi e’ stata Italia viva, prima con alcuni parlamentari, poi coi ministri Bonetti e Bellanova, infine con il leader Matteo Renzi a criticare le misure del dpcm 24 ottobre, a cominciare da quelle sulla chiusura dei ristoranti e dei teatri.
DPCM SALVA INDUSTRIA CULTURALE E EVITA CAOS
Quelle del dpcm “non sono regole contro ristoranti, cinema e teatri ma puntano a salvare l’industria culturale italiana e le piccole e medie imprese perche’ se esplode la curva davvero si crea una situazione di caos“.
ORE DETERMINANTI, DA CONTE SALTO DI QUALITA’ VERSO OPPOSIZIONI
Nicola Zingaretti chiede al governo di “fare un salto in avanti nei rapporti con le opposizioni. Non condividere le ragioni dell’altro, ma riconoscerle. Serve un metodo di lavoro che faccia fare anche in questo un salto in avanti“, dice il segretario del Pd nel corso della direzione.
Alle opposizioni Zingaretti dice: “Non si puo’ chiedere alla maggioranza di dichiararsi sconfitta. Non e’ vero, e’ un giudizio ingiusto, che guarda piu’ all’interesse di parte che a quello del paese, ma non si puo’ chiedere all’oppsozione solo di sottoscrivere le decisioni della maggioranza. Perche’ anche questo e’ sbagliato. Le prossime ore saranno determinanti”.
Il leader del Pd aggiunge: “Chiediamo al presidente del consiglio di svolgere fino in fondo questa capacita’ di sintesi e di svolgere un dibattito che consenta al paese di trovare una via d’uscita. Poi noi faremo la nostra parte come sempre nei confronti degli alleati di governo,