ROMA – Una neurologa italiana sale ai vertici della Federazione Mondiale che raggruppa oltre 5mila specialisti della neuroriabilitazione, appartenenti a 42 società scientifiche nazionali. Si tratta di Caterina Pistarini, capo del Dipartimento Riabilitazione neuromotoria di ICS Maugeri e direttore dell’Istituto Maugeri di Genova.
Pistarini, past-president della Società Italiana di Neuroriabilitazione – SIRN, è stata infatti eletta Segretario Generale della World Federation for Neuro Rehabilitation, presieduta da David Good della Penn State University di Harsey, Stati Uniti. La sua elezione è avvenuta nei giorni scorsi, durante il Digital Federation Council Meeting.
Pistarini, nata ad Alessandria e laureata e specializzata a Pavia, prima in Neurologia poi in Medicina fisica e riabilitativa, è in Maugeri dal 1984, ed ha alle spalle una lunga esperienza clinica nella neuroriabilitazione, avendo diretto Unità spinali, Stroke Unit, Unità risvegli. Abilitata all’insegnamento universitario come professore associato in Neurologia, ha conseguito la qualifica in Health Management presso l’IREF poi EUPOLIS della Lombardia. Intensa anche la sua attività di ricerca: Pistarini è autrice di oltre 70 lavori scientifici censiti da PubMed, che hanno ottenuto 1380 citazioni. Per WFNR, di cui era già membro del consiglio direttivo, è responsabile dello Special Interest Group sulle gravi cerebrolesioni e partecipa al Working Group dell’OMS per l’identificazione degli interventi essenziali per la diagnosi e il trattamento riabilitativo delle persone con danno cerebrale.
Fra gli obiettivi di lavoro, da segretario della Federazione mondiale, anche “incrementare la condivisione delle ricerche su base scientifica e clinica, soprattutto a riguardo della disabilità neurologica in rapporto all’invecchiamento della popolazione e alla cronicità, favorendo così il carattere multidisciplinare e interdisciplinare della formazione neuroriabilitativa. Un passo importante- conclude Pistarini- per arrivare a misurare gli interventi riabilitativi, valutandoli nei loro benefici per il paziente e nella loro gestione”.