Mattarella: “Il nemico comune è il virus, basta voci irresponsabili”

ROMA – Non dobbiamo dimenticare che “il vero nemico di tutti e di ciascuno e’ il virus. Il responsabile di lutti, di sofferenze, di sacrifici, di rinunce, di restrizioni alla vita normale e’ il virus”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale alla celebrazione de “I Giorni della Ricerca”, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc).

“SI SENTONO VOCI IRRESPONSABILI, NESSUNO SI SOTTRAGGA A CONTRASTO”

“In questa pandemia si sentono voci che spingono a comportamenti irresponsabili e sospingono quanti vogliono sottrarsi alle responsabilita’ collettive. La voce della ricerca, i dati che ci fornisce, le verifiche che conduce, il rigore e la trasparenza delle sue procedure costituiscono un antidoto a queste derive. E ci riportano a una visione razionale dei problemi senza la quale saremmo piu’ deboli e insicuri. Ci rammentano anche che ciascuno, quale che sia il suo ruolo, deve avvertire il dovere non soltanto di non disperdere lo sforzo collettivo ma di contribuirvi, non sottrarsi al proprio compito”.

“TEMPO DI COLLABORAZIONE, NON DI BARRIERE ED EGOISMI”

“E’ tempo di collaborazione e di alleanze globali, non di barriere e di egoismi. Si devono condividere impegni e conoscenze, come si condivide la sofferenza e la responsabilita’”.

“TUMORI NON SONO IN LOCKDOWN, NON RALLENTARE TERAPIE”

“La ricerca vincera’ sulla pandemia da Covid. Quella che oggi si imposta come una priorita’, non soltanto nel nostro Paese ma nel mondo intero, non deve pero’ farci arretrare ne’ rallentare sul fronte della lotta contro i tumori. Celebrare al Quirinale questa volta i giorni della ricerca- sottolinea il capo dello Stato- serve anche a questo: a ricordarci che le altre impegnative patologie non sono finite in lockdown, che il cancro continua a manifestarsi con i ritmi di prima e che troppi screening e troppe cure vengono rinviate a causa della pandemia, rischiando ritardi irrecuperabili nella diagnosi di tumore e pericolose interruzioni delle terapie, che non consentono pause o sospensioni”.

Peraltro, osserva Mattarella, “i medici e i ricercatori impegnati quotidianamente nella lotta contro i tumori hanno recato e recano il loro contributo di conoscenza e di studio a chi si trova in prima linea per contrastare l’epidemia da covid”.

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