ROMA – Prati, come una cartolina ingiallita di una Roma di altri tempi, torna a essere suo malgrado il palcoscenico di una pratica illecita che sembrava retaggio di un passato fatto di degrado e povertà: il furto degli pneumatici delle auto in sosta, con tanto di mattone come ricordino. Erano gli anni ’70 e ’80. Nei caffè della città e del rione si potevano incontrare personaggi come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni, Paulo Roberto Falcao o Bruno Giordano. I taxi erano gialli, gli autobus verdi e sarebbero diventati arancioni di lì a poco. I sindaci di quei decenni erano Argan, Petroselli, Vetere e Signorello e per strada si poteva incontrare Tomas Milian che girava un film in cui l’ispettore Nico Giraldi, in arte ‘er Monnezza’, indagava anche su truffe di questo tipo. Roma era da poco uscita da situazioni di estrema povertà, immortalate in film come “Brutti, sporchi e cattivi”, con Nino Manfredi. In quel clima il furto delle ruote era una pratica quasi comune, spesso in accoppiata con quello dell’autoradio, con tanto di finestrino rotto. Poi, oltre vent’anni di benessere e ricchezza, e altri venti di rendita, sembravano aver relegato questa pratica nel libro dei ricordi.
Purtroppo non è più così, e non c’è nemmeno da scherzare. Il quartiere Prati, infatti, da alcuni giorni è letteralmente bersagliato da decine di furti di pneumatici.
Molte segnalazioni sono state inviate e pubblicate sulla pagina Facebook “Sei di Prati se…”. I furti sembrano ormai avere cadenza quotidiana, segno che forse si sta muovendo una banda specifica. Negli ultimi giorni sono state colpite auto di lusso e piccole utilitarie, da via Leone IV a piazza della Libertà fino a via Orsini e tante altre strade ancora, non specificate nelle foto pubblicate sul gruppo. Le auto sono state ritrovate dai proprietari senza più gomme e con i cerchioni appoggiati direttamente su alcuni mattoni. Spesso in terra ci sono ancora i bulloni. E qualcuno ha denunciato anche il furto dell’antenna e dei tergicristalli.