SOCIETA’ – Decisione iniqua e incomprensibile. È quella di vietare le visite dei parenti in ogni struttura d’accoglienza, contenuta nell’ordinanza regionale della Lombardia. La dura critica al provvedimento viene dal Forum Terzo Settore del territorio e da Ledha. Una situazione che costringe le persone che vivono nelle Rsa, le residenze sanitarie assistenziali o nelle Rsd, Residenze sanitarie per persone disabili, a un isolamento totale.
SPORT – A che gioco stiamo giocando? Parte dal Csi di Reggio Calabria la denuncia per la mancata tutela dei ragazzi residenti nei quartieri difficili della città calabresi. Il servizio di Elena Fiorani.
Gli oratori e i campetti sono chiusi e alcuni bambini giocano nelle sale delle slot machine, rimaste aperte perché non sarebbero fonte di contagio. Il Centro sportivo italiano di Reggio Calabria denuncia la
grave situazione dei ragazzi che, non avendo accesso alle attività ludiche e motorie, sarebbero maggiormente esposti alle devianze e alla solitudine. Il campetto, la strada, la piazza sono off–limits, mentre le sale slot rimangono aperte, come se ci fosse una promiscuità da punire, ed una invece, concessa. “Gli strumenti ci sono, basta cercarli – dice il presidente del Csi Reggio Calabria, Paolo Cicciù – . Durante i mesi del lockdown, abbiamo elaborato una proposta di Sport di Comunità che facesse rivivere i cortili. Crediamo che la modellizzazione di quella esperienza possa evitare che le strade dei quartieri si svuotino andando ad allargare la platea di sale slot e piazze di spaccio”.
ECONOMIA – Traguardo lontano. “Se manteniamo questi trend, non raggiungeremo mai l’obiettivo ‘Fame zero’ entro il 2030”. A lanciare l’allarme è Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame, organizzazione impegnata da 40 anni nella lotta contro l’insicurezza alimentare nel mondo. L’occasione dell’intervento è stato un ciclo di webinar dal titolo ‘Obiettivi di sviluppo del millennio, a che punto siamo?’
DIRITTI – Coprifuoco sotto le stelle. Ora che sarà vietato uscire di casa di notte, “bisogna pensare a chi di notte in strada ci dorme”.