ROMA – Ridefinire l’assistenza oncologica al di fuori delle mura ospedaliere, utilizzando sempre di più le nuove tecnologie a disposizione, a beneficio della qualità di vita dei pazienti. Se il contesto emergenziale legato al Covid-19 ci ha insegnato qualcosa, concordano infatti gli esperti, è che il vero futuro del sistema sanitario sono le cure territoriali. È questo, in estrema sintesi, quanto emerso oggi nel corso di un convegno online dal titolo ‘Oncologia del territorio’, promosso dall’Osservatorio Sanità e Salute, in collaborazione con Cittadinanzattiva, e con il patrocinio di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). Responsabile scientifico del convegno, che si è svolto in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Osservatorio, il professor Stefano Vella, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, e rappresentante italiano del Programma quadro europeo per la ricerca 2021-2027. Per saperne di più sul tema, l’agenzia Dire lo ha intervistato.
VELLA: “SERVONO PIÙ CURE SUL TERRITORIO E MENO IN OSPEDALE”
“L’epidemia da Covid-19 ha messo in evidenza alcune mancanze della nostra organizzazione sanitaria, prima di tutto il fatto che la medicina del territorio era stata abbandonata per molto tempo- ha detto Vella- Voglio ricordare che nei primi cinque mesi del 2020 in Italia sono stati eseguiti un milione e mezzo di esami di screening per i tumori in meno e che durante il lockdown, secondo alcune stime, sono stati rimandati circa 410mila interventi chirurgici per il ‘dirottamento’ di anestesisti verso i reparti Covid. È arrivato allora il momento di ripensare alle modalità con cui gestire alcune malattie, in questo caso parliamo di cancro, ma il discorso vale per tutte le patologie croniche. Servono più cure sul territorio e meno in ospedale– ha sottolineato- che dovrebbe essere invece la località delle cure intensive, mentre per troppo tempo ha gestito anche le cronicità. È chiaro che non tutte le terapie oncologiche possono essere trasferite sul territorio, ma ora è necessario capire quali e in che modo”.
Vella non ha dubbi sul fatto che le cure territoriali sono “il futuro del sistema sanitario. E lo abbiamo visto anche con il Covid- ha spiegato alla Dire l’ex presidente di AIFA- oggi abbiamo capito che il virus va affrontato sul territorio e non in ospedale. Nei mesi scorsi l’inevitabile catastrofe a cui siamo andati incontro è stata dovuta al fatto che tutti i pazienti Covid (e non solo quelli con i sintomi) si sono riversati negli ospedali,