Il fallimento delle ‘squadre’ di medici a domicilio lombarde, attive solo 46 su 200

AGI Sono solo una quarantina le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) attivate in Lombardia rispetto alle 200 preventivate.

Questi avamposti territoriali, costituiti da giovani medici in base a un decreto legge di marzo, avrebbero dovuto costituire la Maginot contro un’eventuale seconda ondata del Covid evitando che gli ospedali esplodessero come nella prima attraverso una puntuale assistenza a domicilio di casi non gravi.  Stando a quanto appreso dall’AGI, nessuna delle province ha però un numero di ‘squadre’ pari a quello che avrebbe dovuto essere.

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