AGI Sono solo una quarantina le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) attivate in Lombardia rispetto alle 200 preventivate.
Questi avamposti territoriali, costituiti da giovani medici in base a un decreto legge di marzo, avrebbero dovuto costituire la Maginot contro un’eventuale seconda ondata del Covid evitando che gli ospedali esplodessero come nella prima attraverso una puntuale assistenza a domicilio di casi non gravi. Stando a quanto appreso dall’AGI, nessuna delle province ha però un numero di ‘squadre’ pari a quello che avrebbe dovuto essere.
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