ROMA – Nel 2014 il rione di Parco Verde di Caivano è sprofondato nel dramma di Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni scaraventata dall’ottavo piano del palazzo in cui abitava da Raimondo Caputo (condannato all’ergastolo), dopo essersi ribellata ai suoi ennesimi abusi sessuali. Ora questa storia viene raccontata in ‘Fortuna‘, l’opera prima di Nicolangelo Gelormini con Valeria Golino, Pina Turco e Cristina Magnotti nel ruolo di Fortuna.
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Presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma (in programma fino al 25 ottobre), il film ha scelto di non essere cronachistico, ma di nascondere la realtà e trattare questa tragedia, che ha scosso tutti, con la finzione (tranne che per il nome della bambina che ha dato il titolo al film). Per questo progetto, infatti, non e’ stata contattata la mamma della bambina, ma sono solamente stati consultati gli atti giudiziari e gli articoli di giornale inerenti l’agghiacciante vicenda. “Si tratta di una storia pornografica che non puo’ essere rappresentata in nessun modo. Infatti, a guidarci nella lavorazione del film e’ stata la non rappresentazione”, ha dichiarato il regista, durante la conferenza stampa. “Il Cinema mi ha consentito di nascondere la realtà, di non parlare e di non mostrare. L’approccio non è stato d’inchiesta, per non essere frustrato nell’immaginazione, per non essere contaminato in un racconto di totale finzione. Io non sono un giornalista- ha continuato Gelormini- ma un regista, quindi ho intercettato quello che io ho capito da questa storia, in questo caso il tradimento, che ha guidato la storia: i bambini hanno il desiderio di essere amati ma sono traditi dagli adulti”. Il regista ha poi concluso: “Attraverso il Cinema ho potuto dare una seconda possibilità a Fortuna. Sì, abbiamo preso le distanze dalla realtà ma abbiamo voluto celebrare questa condottiera e darle una seconda possibilità”.